29 maggio 2013

All'assalto di Quarto Alto Largo Pomodoro

la band degli orsi
L'allegro esercito in preparazione
26-05-2013 Genova
Quarto Alto - Largo Pomodoro

L'invasione ha inizio alle ore 11 presso la casetta, quartiere generale della band e punto di partenza della maggior parte degli eventi esterni. Quasi 30 persone pronte a partire per animare il luogo di destinazione: chi andrà a Villa Serra, chi a Villa Gentile, chi a Busalla e chi a Quarto alta.
Il mio gruppo decide di invadere proprio Quarto alta, mentre gli altri orsi, orsetti e junior si dividono nelle altre attività. Le ragazze della Band Junior iniziano a ripassare la parte per lo spettacolino, mentre altri si davano da fare per recuperare i giochi, dividersi i gadget, controllare che ci fosse tutto e recuperare cibi e bevande nel box.
Sul posto Fabio e Michela (gli organizzatori) ci aspettavano con il palco montato e tutti gli artisti pronti a cantare con loro. Giusto il tempo di mettere qualcosa sotto i denti e abbiamo subito iniziato a montare i nostri giochi e allestire il banchetto con intorno a noi degli arzilli signori che sono rimasti colpiti dai nostri colori tanto da riproporci un altro evento a cui parteciperemo volentieri.
Sono le 15.30 ed inizia ad arrivare gente. Noi siamo pronti! I primi palloncini iniziano a svolazzare, i ragazzi della Neverland Record cantano come degli usignoli e i biglietti della lotteria sono in distribuzione. Poco dopo ci raggiunge il Brusco (uno dei fondatori della band) con un cappellino raffigurante l'orsetto Tobia (la nostra mascotte) cucito e preparato appositamente per lui da un genitore.
La festa va avanti con l'estrazione dei premi della lotteria, sorrisi e felicità per chi vince. E per chi perde? Sorrisi anche per loro perché in regalo c'è del cioccolato.
E' ormai sera e bisogna chiudere i battenti; siamo soddisfatti e felici di quella domenica tanto che perfino le pulizie appaiono divertenti! Un caloroso saluto al quartiere pomodoro conquistato e un sentitissimo "Alla prossima ragazzi!" ci stanno tutti.

26 maggio 2013

Proporsi

Spengo il PC e mi preparo ad uscire da lavoro dopo una giornata non esaltante. Sento squillare il cellulare e leggo il numero di telefono: è una nuova volontaria che deve comunicarmi il suo entusiasmo per il nuovo incarico ricevuto. Si sente sin da subito la sua ferma volontà nell'aderire a questo progetto, io invece non lo sono del tutto...
Penso che sia molto difficoltoso per me seguire una nuova attività che prevede molta pazienza e coordinazione tra tutti i volontari, ma è effettivamente necessario che qualcuno lo faccia. Ascolto le sue motivazioni e mi accorgo che col suo apporto forse il compito può essere portato a termine. E' convinta, molto propositiva ed è difficile dire di no.
Mi è piaciuta sin da subito la sua determinazione e piano piano mi sono sentito trascinare in questa nuova attività. Non sarà un peso come mi fa notare lei stessa se si prevede una collaborazione tra volontari ed in fondo con un po' di organizzazione e buona volontà potremmo riuscire. In fondo la band mi ha insegnato che molti progetti apparentemente irrealizzabili si riescono a fare basta volerlo.
Spesso si pensa che le proposte debbano arrivare dai membri più anziani e si ha il timore di proporre qualcosa, ma in questo caso è stata proprio una nuova orsetta a trascinarmi. Anche a questo servono i nuovi volontari: a ridare entusiasmo nei momenti di stallo.
Gigio

22 maggio 2013

E se al Gaslini arrivasse una coppia speciale?

Lunedì di Maggio - Vado al Gaslini per divertirmi e la compagna di reparto è Vera, proprio una delle primissime persone che mi hanno introdotto in reparto (meno male che ha portato pazienza nel farmi entrare). Non sono molto energico: non so il motivo, ma sono certo di ricaricarmi al momento giusto e Vera è sicuramente la persona che mi darà sicurezza e tranquillità.
Iniziamo bene: una ragazzina ci riconosce e ha piacere nel vederci. E' sola e decisamente stanca, ma ci fa entrare lo stesso. Il volto purtroppo non mi era nuovo, ma non ricordo in che occasione ci siamo incrociati: due chiacchiere e piano piano faccio mente locale mentre Vera prende tempo. Inizio a ricordare il giochino fatto la volta scorsa: avevo una marionetta di un elefante estremamente vorace messo a dieta perché indisciplinato. Riparto proprio da lì ma stavolta non più con l'elefante divoratore di noccioline e braccia, ma un maialino tutto rosa di nome Lino molto timido e un po' rumoroso.
Nel mentre arriva la mamma e ci dice che sua figlia non era in formissima ma non ci arrendiamo: proviamo a raccontare qualche fiaba... Ci affidiamo allae avventure della piccolina del Grufalò smaniosa di conoscere il tanto temuto topolino. Mentre raccontiamo la storia, la mamma ci ascolta in silenzio chiedendo spiegazioni quando non capisce qualcosa per comprendere meglio la storia (aveva già sentito la storia del Grufalò)...
Il tempo vola e dobbiamo lasciare questa stanza certi di aver fatto un po' di compagnia.
Il giro del reparto prosegue fino a quando non arriviamo all'ultima stanza, dove bussiamo per chiedere se potessimo entrare visto che la porta è chiusa... Un po' di indecisione da parte degli ospiti ma ci danno il consenso senza immaginare minimamente chi avessero di fronte! La strana coppia è ormai entrata e nessuno si sarebbe mai aspettato che i due orsi si presentassero col nome di Brad Pitt e Angelina Jolie... Lo stupore coglie tutti un po' impreparati ma come poter negare l'evidentissima somiglianza?! Soprattutto come si poteva dire a Gigio dall'alto dei suoi capelli argentati e dalla sua esile figura che forse si stava sbagliando?!
Forse l'educazione? O forse la simpatia e la convinzione dei due orsi ha tolto ogni parola? In ogni caso una stanza che appariva un po' ostica e silenziosa è stata animata da questa strana coppia e alla fine le nuove fan richiedevano pure un autografo!!! Solo l'assenza della penna ci ha fermato!
Gigio

19 maggio 2013

Band Junior = Freschezza

E' un sabato come tanti altri: niente lavoro e tanto relax e soprattutto moltissima curiosità di conoscere alcuni nuovi volontari. Durante il viaggio penso:- "Saranno particolari e frizzanti! Potranno portare tante novità! Non vedo l'ora di conoscerli".
Entro in aula magna dall'ingresso laterale e subito mi appaiono: sono radunati intorno alla cattedra ad ascoltare le spiegazioni di Valentina, Federica e Davide sul come porcederà quel pomeriggio. Li osservo in silenzio e sempre molto incuriosito: sono tanti e numerosi. Qualcuno è più spigliato, qualcuno un po' più silenzioso, ma l'importante è esserci.
Mi presentano al gruppo ed è strano vedere così tante persone tutte concentrate ad ascoltarmi. Non so bene che cosa dire e allora gli spiego un pochino quello che facico in band: scrivo articoli sul blog e racconto un po' di mie esperienze in band. Dopo le dovute presentazioni ci si divide in 3 gruppi: favole, teatro e giochi.
Le favole non riscuotono tanto successo ed è normale, ma bisogna convincerli che anche raccontando delle favole si può sorridere.
Lascio un po' di tempo per prendere confidenza con i libri e via con i racconti. Il piccolo gruppetto mi ha fatto sorridere: c'è chi era fissato con la storiella di un "cagnolino muto", chi invece si destreggiava con favole già più complesse, ma in fondo ognuno aveva il suo modo di interpretare. Ogni tanto qualche consiglio ben recepito e altre volte ascolto in silenzio. Il tempo vola in un soffio e tra una risata e l'altra, qualche commento e battuta, l'incontro finisce.
Le mie attese hanno trovato riscontro nella realtà: i bandisti junior possono raccontare la loro portando freschezza e allegria all'interno della band. Benvenuti a tutti e spero di vedervi presto collaborare con tutti noi.
Gigio

15 maggio 2013

Non puoi restare solo

Serata Diplomi
Freschezza ed equilibrio
Sono furente... Adirato... Arrabbiato... Non è il solito lunedì dove corro via per andare dove posso divertirmi. No, per niente! Sto scappando nervoso e irritato verso casa prendendo il primo autobus che mi portasse a Brignole per poi prendere il treno. Comunico che avrei saltato tutte le attività che mi coinvolgevano a tutte le persone che mi aspettavano... Mi dispiace molto scrivere quelle parole: "Non ci sarò oggi", ma non avevo la forza e la stabilità per esserci.
Arrivano i primi messaggi che cercano di farmi riflettere, ma non c'è verso. Ho deciso di non esserci. A Brignole però ci ripenso... Che senso aveva andare a casa ad urlare la mia rabbia dentro le mie mura?! Avevo bisogno di sfoghi all'aperto e non di mura. Decido che è il caso di andare dove potessi trovare la band. E' lunedì ed è quello il mio vero Lunedì. Non ce la faccio però ad andare in reparto: sono emotivamente instabile; posso entrare lo stesso nella stanza dove mi cambio. Ci sto 10 minuti con la scusa di cercare quello che avevo portato il giorno precedente: non è lì quello che cercavo.
Va beh niente di grave: vado a trascorrere l'ultima mezz'oretta in tana. Incontro Rina e Giorgia, che mi accolgono col sorriso. Mi presentano gli ospiti e subito mi tranquillizzo. Scambio con loro due chiacchiere e i pensieri volano via. Finalmente ritrovo il relax che stavo cercando: la mezz'oretta più preziosa che potessi avere. Sono le 19.30 e la serranda della tana si chiude e a questo punto ritorno dai miei "compagni lunedisiaci" a sentire le loro avventure in reparto. Mi sono distratto molto ma sono tranquillo e posso affrontare le prove del musical.
Ballo, sudo, rido, mi muovo... Ritrovo il Gigio spensierato dei lunedì passati: quello che non si preoccupa di nulla e che è felice di quello che sta facendo. Non è stato il mio solito lunedì... Mi è mancato il reparto, ma ho respirato l'aria felice della band a pieni polmoni: ossigeno puro in una giornata grigia come quella appena passata.
E' stranissimo da descrivere e da comprendere, ma quel lunedì non potevo restare da solo! "Esserci sempre" non significa solo esserci per gli altri ma anche per quei volontari che stanno vivendo un momento difficile anche solo temporaneo senza fare gesti particolari, ma semplicemente facendo ciò che la band porta con sé: equilibrio e freschezza!
Gigio

12 maggio 2013

Ho incontrato anche tanti genitori

E' da due anni che continuo l'attività di intrattenimento all'interno dell'ospedale e ogni volta trovo sempre qualcosa di nuovo da raccontare. Spesso rimaniamo colpiti dai bambini perché hanno un sorriso che ci accoglie e ci trattiene dolcemente all'interno della loro stanzetta tanto da risultare difficile dover dire loro che è arrivata l'ora di andare. Per fortuna i genitori spiegano loro che abbiamo altri bambini da far sorridere e ci rendono meno problematico il saluto.
Choconcorso 329
Genitori
Oggi vorrei proprio parlare dei parenti che ho incontrato nelle varie stanzette, perché molte volte è anche merito loro se l'intrattenimento riesce bene. Non è facile per me entrare in una stanzetta di cui ignoro tutto (è un grande vantaggio questa "ignoranza" perché mi permette di essere frivolo) e solo attraverso gli sguardi intuire chi ho di fronte e cosa gli piacerebbe fare. In molte situazioni sono stati i genitori a sbloccare tutto accarezzando il proprio piccolo e trasmettendogli sicurezza e tranquillità.
E' capitato poco tempo fa di incontrare un bambino che non riuscivo a capire se non volesse giocare con noi o era semplicemente molto timido. Insistiamo un po' ma non ci tirava fuori nemmeno la lingua... Coinvolgiamo i genitori, che fino a quel momento erano stati in disparte, proponendo loro la lettura di una fiaba dell'orrore come poteva essere Biancaneve o Cenerentola visto che il loro figlio non aveva proferito parola; sorridono e ci dicono che sia loro sia il figlio conoscevano già e che forse non era proprio adatta!!!
Continuiamo ad insistere con loro sul voler raccontare assolutamente la storia e dopo così tanta insistenza riusciamo nel nostro intento... Iniziamo a raccontare la storia alla mamma e al "felice" papà (potete immaginare come potesse essere felice). Dopo pochi minuti i genitori invitano il loro piccolo a partecipare e le loro parole lo convincono ad inventare una storia che ha del surreale: parla di una principessa che si vuole tagliare tutti i capelli dal parrucchiere ranocchio del suo villaggio... Non ricordo benissimo i dettagli della storia ma ricordo con certezza che quel bambino si è divertito e ha interagito volentieri con noi grazie alle parole dei suoi genitori.
E' anche per merito loro che alcune stanzette prendono una bella piega, perché si sanno mettere in gioco, perché si prestano alle situazioni surreali che io stesso creo, perché sorridono quando mostro i miei capelli biondi platino come quelli di topo Gigio (in realtà sono neri e grigi) e perché lasciano il giusto spazio al divertimento del proprio figlio e quando riconoscono che è difficile instaurare un dialogo con lui intervengono incoraggiandolo e sostenendolo.
Gigio

8 maggio 2013

Ecco come mi diverto...

Crudelia e la carica dei pinguini

Rileggo i miei ultimi articoli scritti e mi sembra di aver dato un'idea molto malinconica della mia partecipazione in band, ma non lo è affatto. E' vero che devo affrontare situazioni a volte molto complicate a cui non sono pronto, ma è altrettanto vero che, grazie a questa mia esperienza, ho incontrato persone di ogni età che mi hanno aiutato a ridere e a divertirmi con piccole cose e gesti.
Appena entrato ad esempio avevo difficoltà nel leggere favole: correvo subito alla fine come se fosse più importante sapere il finale e non le sfumature centrali della storia. Pensavo anche che fossero adatte solo per i bambini di una certa età, ma pagina dopo pagina ho rivisto la mia posizione. Ora la favoletta del BrucoMaiSazio è quasi un mio cavallo di battaglia soprattutto per gli adolescenti... Pensare che dal disegno si capisce che è proprio per bambini di 6 anni massimo... Forse immaginate che strana faccia fanno i ragazzi quando gli racconto quella storiella... Subito pensano:- "Piuttosto che ascoltare Biancaneve si fa questo ed altro!" e ascoltano con pochissima attenzione ma a metà del libro si è rotto il ghiaccio e si parla di prelibatezze culinarie che gradiscono.
Poco dopo il mio ingresso in band inizio a fare i primi eventi esterni: prendo tanto sole e modello palloncini... Non ero per niente un maestro (non che adesso lo sia): facevo tante spade più o meno affilate e niente più! Piano piano mi incuriosisco e inizio a fare un cagnolino dal collo lungo, poi una specie di giraffa, poi una volpe ed ora addirittura un fiore!!! Ogni tanto guardo qualche video su youtube per imparare nuove forme e chissà che un giorno non imparerò a farne di nuove!!!
Dopo due anni sono coinvolto nel ballo... Entro con alcune perplessità, ma la musica mi trascina... Le coreografe mi trasformano nel "temibile pirata" Spugna! Un po' di difficoltà iniziale ma lezione dopo lezione inizio a seguire il ritmo. Ho un modo strano di memorizzare i passi: altro che termini tecnici! Quando ballo ripeto nella mente la sequenza di passi composta da: "Sono bellissimo", "Cerchio", "Applauso per la mia bellezza" e "Pacca"... Ricordo le prove con gli altri volontari: non riuscivamo a stare seri! Eppure con questi nomi di passi "estremamente tecnici" sono salito sul palco e ho ballato davanti alla platea.
Insomma in band non ci vado solo ed esclusivamente per essere di aiuto e di supporto agli altri, ma anche perché ho piacere di esserci. Mi diverto, spero di far divertire e incontro altri volontari come me che si divertono trasferendomi il loro sorriso anche quando non credo di averne motivo.
Gigio

5 maggio 2013

Choconcorso 2013 - La storia si ripete :)

Choconcorso 253
I premi del Choconcorso
Anche quest'anno siamo riusciti nell'organizzazione del Choconcorso. Anche se con pochino di ritardo rispetto alla Pasqua ci abbiamo messo lo stesso entusiasmo e passione. Nuovi ingressi ci sono stati in questa occasione: nuovi orsetti al truccabimbi, all'accoglienza e alle varie postazioni giochi; nuovi orsetti junior ci hanno aiutato modellando palloncini e reclutando bambini per strada ed invitandoli a giocare con noi.
Come da almeno due anni a questa parte abbiamo deciso di non limitarci alla semplice e noiosa estrazione di premi in cioccolato, ma di offrire dei veri e propri giochi da proporre a tutti i bambini presenti e far trascorrere loro un allegro pomeriggio in nostra compagnia. I primi partecipanti arrivano intorno alle 14.30 con un po' di anticipo rispetto all'orario di inizio fissato per le 15. Era un peccato non farli giocare anche perché tutti giochi erano in grado di accogliere i bambini. Ha inizio così il Choconcorso 2013.
Le regole del pomeriggio sono molte semplici: tutti i bambini dovevano completare il percorso di giochi senza limiti di tempo e nell'ordine che gli viene più comodo; ad ogni gioco superato veniva assegnato un punteggio per il superamento della prova ed una volta terminato tutto il percorso si ritornava all'ingresso a ritirare una ricompensa ovviamente di cioccolato ed un biglietto della lotteria che gli permetteva di partecipare all'estrazione di ulteriori premi di cioccolato.
Inutile dire che tutti i partecipanti hanno dato fondo a tutte le loro energie per superare le prove e ottenere la meritata ricompensa!
L'estrazione dei premi inizia alle 17 circa. La concentrazione la fa da padrona e tutti in trepida attesa di capire se la fortuna li avrebbe assistiti nella vincita. Vengono regalate tantissime uova di cioccolato di diverse dimensioni e anche se la Pasqua è passata da un po', chi oserebbe dire di no a del cioccolato?
L'evento ha richiesto molto sforzo da parte di tutti i volontari che hanno però accusato il colpo solo dopo che ogni bambino è tornato a casa: in fondo ogni sorriso era in grado di ricaricare il più stremato degli orsi.
Gigio

1 maggio 2013

Il mare della Band

Palloncini in Volo
Muoversi all'unisono
Ieri durante l'assemblea per l'elezione del nuovo direttivo ho osservato con molto stupore quanti volontari costituiscono la band (molti li ho conosciuto col tempo, altri invece non c'è stata occasione di incontrarci ed altri ancora sono entrati da poco). Tante energie e pensieri che a volte si incontrano, si scontrano, deliberano e individuano una nuova strada da seguire.
Come tutti i rapporti tra persone è sempre difficile capire quale sia la strada giusta: a volte ci si scontra su qualcosa che costituisce un puro tecnicismo, altre invece su progetti concreti che coinvolgeranno forze e tempo di molti volontari.
Nonostante questo la band continua a crescere sia come numero, sia come progetto, sia come idee. Siamo sempre in movimento proprio come il mare.
A volte è impetuoso e travolgente, a volte calmo e rinfrescante; a volte è bloccato dalle dighe e a volte libero di fluire. Nonostante questo, le onde continuano ad avvicinarsi alle rive, continuano ad infrangersi sugli scogli e continuano il loro movimento verso l'obiettivo: avvicinarsi alle persone.
Questo articolo è decisamente retorico, ma è forse il modo migliore che ho trovato per descrivere ciò a cui ho assistito giovedì 18 aprile durante l'assemblea per l'elezione del nuovo direttivo.

Al nuovo direttivo, a tutti volontari della band, a tutti i soci e ai nuovi amici spero che questa immagine risulti chiara e che sia da spiegazione per eventuali momenti difficili o perplessità.
Gigio