30 ottobre 2013

Il ricordo di un Orso lontano...

Ho finito da poco reparto ed è il momento del brainstorming, di parlare di cosa è andato bene e di cosa no... E' il momento del ricordo. E' arrivata in giornata un'email a Vera che ci ricorda perché ogni lunedì siamo lì (a volte non solo). E' difficile da spiegare ed è ancora più difficile rendersene conto quando ci si immerge nella band. E' difficile dirle di no, perché anche quando sei lontano qualcosa ti riporta a lei.
Non sono solo la certezza di fare qualcosa di positivo per gli altri, ma anche tutto quello che c'è intorno. L'ambiente ospedaliero, pensato sempre come un luogo triste e doloroso, gli orsi che diventano immediatamente amici, le risate che scaturiscono dai bambini e dalle nostre spensierate quando indossiamo degli strani cappelli, delle strane orecchie o imitiamo dei versi alquanto buffi...
Una volta pensavo che fosse solo mia questa sensazione di essere sempre nel luogo giusto con le persone giuste, ma dopo questa testimonianza ho capito che è anche questo il motivo per cui ritorno sempre volentieri, anche se sono stanco ed anche se impiego 40 minuti di auto per arrivarci...
E' sempre in questa lettera che mi viene ricordata una serata particolare: lì per lì mi era apparsa strana, irreale... Un bambino con cui sembrava difficile interagire, difficile anche il colloquio, ha avuto la forza di provarci; si è sforzato a far uscire la sua voce e qualche sillaba... A noi purtroppo è risultata incomprensibile, ma abbiamo capito molto bene il suo volerci essere, il suo ridere di gusto quando le nostre marionette hanno dato vita ad una storia surreale... Un principe codardo che ha in mano una principessa di pezza ed un giullare con un elefante con una crisi di identità... Il bacio di un elefante ad una principessa per trasformarla in un regalo... Insomma una storia al contrario ma condita da molti sorrisi non solo nostri, ma soprattutto suoi, di quel bambino che ancora adesso, a distanza di mesi, riemerge con forza e vigore nei nostri pensieri.
Non so bene se ho reso l'idea, ma a volte è giusto che non si trovino le parole per descrivere, perché vanno oltre, perché ti entrano dritte senza troppi fronzoli o discorsi.
Grazie Fede per il ricordo!

Gigio

27 ottobre 2013

Diventiamo...

Serata Diplomi
Diventare...
La band si sta mettendo in gioco ed io con loro. Nuove forze stanno entrando e questo ci da la carica e la spinta a proseguire. Un passo alla volta, tutti insieme, sempre colorati e a volte magari un po' rumorosi, ma sempre convinti di percorrere la strada giusta.
Abbiamo le prove che i nostri sforzi siano ampiamente ricompensati quando ci accorgiamo che in tana i genitori sorridono, si dimenticano, seppur per poco, del motivo reale della loro permanenza a Genova. Ci sono papà che imparano i nostri nomi molto in fretta; ci sentono vicini e non solo emotivamente. Una sera, rispondendo al telefono della tana, ho sentito una voce. Non ho capito il suo nome ma ha chiesto indicazioni su come raggiungerci. E' stata più lunga la telefonata che il tempo di vederlo davanti alla porta vetrata...
Un'altra prova dei grandi passi in avanti è rappresentata dai nuovi ingressi: sono tanti e pieni di energie. Qualcuno è timido, qualcun'altro no, ma sono tutti ben intenzionati. Ridono e iniziano a immaginarsi all'interno della band. Si illuminano quando iniziano a capire che anche loro avranno quella maglietta colorata, quando gli si chiede che taglia indossano... Stanno iniziando a capire che la band non è solo reparto... Stanno iniziando ad integrarsi, a percorrere la strada che tutti noi abbiamo fatto per "Diventare..."
Ecco la parola d'ordine di quest'anno!

Gigio

16 ottobre 2013

Ed è così che inizia l'avventura!

E' arrivato il tempo di far entrare nuovi orsetti, nuove persone e con loro nuove energie e pensieri. Ogni anno li aspettiamo intrepidi, curiosi, sicuri che faranno la loro parte se non di più. Tra di loro ci sarà qualcuno più spavaldo, qualcuno più sicuro e qualcun'altro più timido che troverà con calma il suo posto in band.
Ogni anno è sempre molto particolare... Il luogo non cambia, ma tutto il resto si...
Cambia l'aula magna... Diventa più moderna, piena di luci e si riempie ogni anno che passa sempre di nuove maglie colorate. In quell'aula ci riunivano per tenere delle assemblee, per formare i nuovi ma soprattutto per poter osservare con più attenzione i nuovi ingressi...
E' il secondo anno che li osservo ed è divertente cercare qualcuno che mi ricorda me quel giorno...
Li ho osservati con attenzione, ho cercato di immaginarli con indosso la maglietta... E immaginato chi di loro sarà quello che avrà a che fare con me per primo...
Ormai non mi resta che aspettare la fine della formazione e avrò la risposta... Ma in attesa di quel momento, mi limiterò a dire:- "Benvenuti nuovi Orsetti!"

Gigio

13 ottobre 2013

Due anni di Tana

Buon Compleanno Tana
Sono stati due anni intensi di sorrisi e di pianti, 2 anni di preoccupazioni seduti in poltrona a sorseggiare caffè e 2 anni di gioco seduti per terra a comporre puzzle, sono stati due anni di visi apparsi una volta sola o volti così familiari da diventare famiglia, sono stati due anni di odori di cucine provenienti da altri paesi e due anni di profumo di bucato nei giorni di pioggia quando aprivi la tana la mattina e tutto lo spazio era pieno di stedini. 
Sono stati due anni di tappetino da ricordare la sera alla chiusura e due anni di agende su cui scrivere consegne, due anni di volontari: quelli che c'erano sempre, quelli che ci sono stati una volta sola o quelli che ci sono stati solo con il cuore, due anni di grazie da ricevere e due anni senza sapere cosa dire difronte al dolore, due anni di abbracci, di pacche sulle spalle, di sguardi e di arrivederci. Due anni intensi di vita e di vite, le nostre e quelle di chi ha varcato la soglia della tana almeno una volta.
Alla Tana e alla Band auguro di avere tanti altri anni di tutto questo e molto di più anche se a volte ci dimenticheremo di tirare dentro quel tappetino, se rimarremo senza caffè per un giorno e se difronte al dolore non avremo nulla di più del nostro cuore silenzioso per condividere quel momento; non saremo mai perfetti ma l'importante è che ci saremo sempre!

Vera

9 ottobre 2013

Una principessina al Gaslini

Principessina
E' lunedì ed insieme a Valentina abbiamo una missione nuova: consegnare un sacchetto di vestitini per una bambina di pochi mesi in ospedale. Le indicazioni non erano precise per cui cerchiamo di arrangiarci un po'... Girovaghiamo tra i vari padiglioni incrociando i sorrisi delle infermiere, delle donne di pulizie e qualche bisbiglio curioso di ragazzine sul perché quei due strani personaggi stanno entrando...
Finalmente raggiungiamo il reparto corretto, ma non troviamo i destinatari del nostro pacchetto. Facciamo la conoscenza di alcuni bambini: qualcuno molto timido, qualcuno che purtroppo ho già visto, qualcuno di cui so cosa stanno passando i genitori e qualcuno che ci ritiene adatti solo ai piccolini... Ma quando ormai la serata stava volgendo al termine si entra in un mondo tutto nuovo...
Varchiamo la soglia e ci sforziamo ad entrare nella mente di una bambina un po' intimidita da noi e che non pensa di essere una principessina come diciamo...
E' difficile rassicurarla ma ci pensa la mamma... Lascia il cellulare ed entra anche lei in questo mondo incantato in cui un buffo principe racconta la sua storia e di come abbia ottenuto il regno. Presenta in un modo non proprio orgoglioso la sua bella principessina di pezza e il suo strano destriero: un elefante anch'esso di pezza... E' difficile per lei pensare che i due personaggi che ha di fronte siano reali... E' strano immaginare che non sappiano nemmeno fare un inchino... E' tutto surreale.
E' ancora più bello quando ci presenta il suo cricetino giocattolo di nome Violet, ci mostra il suo cibo e si vergogna a fare domande a quei due buffi personaggi... Sono questi sguardi che mi colpiscono di più e che ricordo con piacere. E' per questi sguardi che ogni volta che sono assente mi dispiace un po'.

Gigio

6 ottobre 2013

Buon Compleanno Tana

Tana in festa
Sono quasi due mesi che sono lontana da Genova, dalla mia famiglia, dal mare e dalla Band.

Continuo a leggere su internet gli aggiornamenti, condivido le richieste di aiuto e cerco di partecipare anche se lontana perchè alla Band voglio troppo bene!

Oggi è una giornata speciale niente popodimeno che : IL COMPLEANNO DELLA TANA !!

Due anni che sono volati tra sorrisi e difficoltà, cercando di esserci sempre anche durante le feste.

In questi mesi sono passati un sacco di genitori, nonni, fratelli che avevano bisogno di noi ma in loro avevano un gran voglia di combattere per il loro piccoletto. Li abbiamo accolti , ascoltati , sostenuti, aiutati a volte anche materialmente e loro sempre con il sorriso sulle labbra e la paura di disturbare fino a che non capivano che la Tana è LORO.

Voglio ringraziare tutti noi Orsi di ogni taglia e dimensione perchè abbiamo raggiunto un altro importante traguardo con l'aiuto di tutti :è come un puzzle ogni Orso da un pezzetto di sé e viene fuori la Band!!

Ma ringrazio anche i genitori che ci hanno dato fiducia, si sono lasciati coccolare e hanno vissuto la tana.

AUGURIIIIII

Giorgia.B

2 ottobre 2013

Osservando con attenzione

Ed eccomi di nuovo a raccontare della tana, un luogo particolare dove accogliamo principalmente i genitori o parenti dei degenti e ultimamente anche i loro fratellini per farli sentire di nuovo a loro agio restituendogli un po' di tranquillità al di fuori dell'ospedale. I genitori ci vengono a trovare molto volentieri essendo proprio a due passi... A volte è strano per loro scoprire questo posto... Così vicino ai loro piccoli.
In tana ormai si sentono molte storie di famiglie che si fanno forza appoggiandosi proprio alla loro unione, al loro calore tanto da superare ostacoli molto grandi... In tana si scoprono persone all'apparenza molto forti, determinate che nascondono una storia dolorosa dietro ad un sospiro, dietro ad un gesto quotidiano come stirare che ai più appare noioso...
Sono momenti in cui i genitori appaiono rilassati, tranquilli: immagini che la loro situazione non sia così ma non vuoi indagare... Sai che basta un niente per far venire in mente solo brutti ricordi insieme alle usuali ansie... Scopri che i fratellini sono felici di passare in tana, perché ci sono giochi, ci sono altri bambini, c'è un po' più di spensieratezza...
E allora sei felice di scoprirti piccolino mentre giochi ad Uno, mentre ti rendi conto che quel piccolino sa leggere e sa comporre delle semplici parole a scarabeo, mentre cerchi disperatamente di trovare "Indovina chi?" per giocare ancora...
Poi quando tutto sembra essere passato, quando il ghiaccio è rotto, sono già le 18 e si deve tornare a casa anche se fuori piove, anche se stavi bene dove eri, ma in fondo ognuno deve ritornare alla propria realtà e lottare affinché sia quella che aveva sognato sin da piccolo.

Gigio