29 febbraio 2012

Il nostro Carnevale

La band ad Arquata
Anche quest'anno si doveva festeggiare una delle feste più gradite ai bambini e non solo in cui almeno per una volta ci si spoglia dei vestiti comuni e si indossano abiti da principesse, da supereroi, da cuochi improvvisati...
E quando non si ha proprio una maschera n cui immedesimarsi allora ci si pittura la faccia con disegni alquanto strani (cuori rossi sul viso oppure farfalle variopinte sugli occhi e così via...) Insomma qualsiasi cosa che ci permetta di mostrare un bel sorriso.
Anche quest'anno ci siamo presentati ad Arquata dove un discreto gruppetto di piccoli e grandi orsi si è divertito ad animare un carnevale pieno zeppo di bambini sorridenti, a sfilare sul furgoncino rosso della band e a fare i giudici supremi di una gara di torte in cui, ahimè, solo una è risultata la vincitrice!
E sapete quale è stato il pensiero finale? "Siamo stanchi, ma di sicuro l'anno prossimo ci vogliamo ritornare!".
Ma siccome il sorriso deve essere presente anche a Genova, quest'anno ci siamo impegnati a creare un Carnevale alternativo anche a "casa nostra", si proprio in tana! Anche in questo spazio via vai di genitori in cui si respira aria di casa, di faccende domestiche è giusto portare un po' di sana "pazzia".
Pentolaccia all'esterno della tana dell'orso
Ed ecco arrivare un colorato cantastorie, la cui più grande opera è stata quella di portare un grande sorriso non solo ai bambini, ma anche ai genitori presenti ed una pentolaccia piena di caramelle e dolciumi tutti da gustare.
Ringraziamo tutti coloro che a loro modo (chi con offerte, chi semplicemente sorridendo e partecipando alle nostre attività) hanno contribuito a far si che un giorno tipicamente dedicato ai bambini divenisse memorabile anche per noi e per questo speriamo di rivedervi tutti ai nostri prossimi eventi.

25 febbraio 2012

Lasciarsi andare proprio come quella volta...

Anna Solaro - Teatro dell'Ortica
La mia prima volta è stata una domenica pomeriggio, un pomeriggio freddo come i corridoi colorati che portano nei vari reparti. 
C'era paura,timore, curiosità come tutte le esperienze nuove della vita che non conosciamo bene. 
E alla fine con un po’ di coraggio e grazie anche a Paolo e le sue magie mi sono buttata!
Una stanzetta dopo l'altra, le prime incertezze scappano via e ci si lascia andare. Ritorna la sensazione dei due giorni di meeting con la Anna Solaro, dove si pensa esclusivamente al momento e si lascia fuori il mondo esterno.
Vedere i sorrisi, il momento di svago che si portano ripaga dalla stanchezza e dallo stravolgimento provato subito dopo!!
Giorgia B.

22 febbraio 2012

Il mercatino di San Nicola: tra esordienti e conferme

Banchetto 2010 GBB al mercatino San Nicola
Ripenso a quali motivazioni mi avessero spinto ad intraprendere questo percorso, a quanto caparbiamente ho creduto che entrare in band fosse una bella esperienza, nonostante sia stato richiamato 2 volte (1 per sbaglio) a sostenere il "colloquio" conoscitivo, nonostante il corso richiedesse più sforzi di quanti ne avessi immaginato, ma alla fine sono entrato ed eccomi qui.
Il mio ingresso è stato in punta di piedi, silenzioso e forse lento, ma questo è il mio modo di rapportarmi ed è per questo che il corso Nuvola (così si chiamava il corso per la tana dell'orso) è stato utile. Ho conosciuto prima l'aula magna, poi i miei compagni di avventura/corso, poi i grandi orsi formatori, poi gli eventi esterni ed infine le stanzette del lunedì.
La mia prima volta credo sia stata proprio al mercatino di San Nicola dove per la prima volta avevo messo piede e dove per la prima volta rappresentavo la band. La sensazione era molto strana: non capivo bene cosa fare... Mi limitavo ad eseguire piccole azioni quali servire le persone al bancone, controllare le scorte, andare a recuperare gli oggetti dal magazzino... Insomma azioni molto semplici, ma che mi hanno fatto conoscere quelle persone che poi costituiscono la band.
Non ricordo bene quali fossero le sensazioni che provavo in quei giorni al mercatino, ma ricordo molto bene quando vestito da giullare consegnavo i palloncini della band ai bambini e quanto fossi felice di donarli dicendo che non mi dovevano nulla e se potevano dare un'occhiata al nostro volantino e al nostro banchetto all'ingresso.
Ecco quale è stata la mia prima volta e anche se quest'anno non sono riuscito a fare parte del mercatino, non ho mancato l'appuntamento di andarci almeno una volta anche solo per vedere quali novità avesse il nostro banchetto e respirare un po' di aria natalizia.
Gigio

18 febbraio 2012

Ed è di nuovo Natale!

Dal primo incontro con la Band ho capito che per me il piacere di stare in Band ha a che fare con la libertà:
  1. libertà come tempo
  2. libertà come spazio libero da riempire con ciò che più mi piace fare, dire, ascoltare, trasmettere.
Per questo la prima volta in Band per me è stata la Festa di Natale in aula Magna.
Perché da quando non credo più in Babbo Natale, i festeggiamenti natalizi hanno perso un po’ di senso, ma questo Natale è stato uno di quei giorni in cui tutto è al posto giusto, me compresa.
Essere in Tana ad organizzare lo spettacolo, sprigionare la creatività, addobbare l’aula, essere un po’ tesa e sentirmi impreparata, utile e soddisfatta, cercare di far divertire i piccoletti e i genitori mi ha reso serena.
Sono tornata a casa felice che fosse Natale!
Federica B.

15 febbraio 2012

Il mio primo giovedì: fusione di emozioni, colori, piccole stanze ed infine sala giochi

La prima volta in reparto, finalmente!!! Il momento tanto atteso dal primo giorno di corso. Un giovedì molto freddo che attendeva una nevicata, il cuore a mille mentre percorrevo la scalinata verso l’aula magna, un gruppo di persone in attesa di Piccoli Orsi. L’attenzione era al massimo, mille pensieri e qualche paura che affiorava: sarò all’altezza? Chissà se riuscirò ad interagire con gli altri? Quasi quasi torno a casa!
Poi, durante la fase di preparazione, la prima emozione: la maglia della Band! Indossarla e sentirsi parte di questa famiglia, guardare il proprio riflesso nel vetro e vedersi vestiti di diversi colori.
Ascoltare i suggerimenti dei Grandi Orsi, scegliere il reparto e finalmente incamminarsi lungo corridoi colorati che si intrecciano nei fondi dell’ospedale... un momento di smarrimento, la preoccupazione di non ricordare la strada.
L’ingresso in reparto tramite l’ascensore, tante piccole stanze occupate da piccoli ospiti. Finalmente la sala giochi è pronta, il nostro pubblico composto da bimbi con le loro famiglie ha preso posto, lo spettacolo può iniziare!!!
Appena sentita la musica, la tensione della prima volta è sparita ed ha preso il suo posto la voglia di ballare e cantare. Un susseguirsi di canzoni, storie, favole, magie ed emozioni. Oramai la paura di non sentirsi all’altezza è svanita, osservare i Grandi Orsi per imparare i gesti delle canzoni è oramai automatico, senza più pensarci, ascoltare le fiabe, fare i versi degli animali non crea nessun imbarazzo, emozionarsi per le magie del Mago e condividere lo stupore con i bimbi.
Due ore di spettacolo passate in un soffio, la voglia di non andare via. Poi la condivisione e il confronto, ascoltare le emozioni dei miei compagni di avventura, tirar fuori impressioni e paure.
Sentirsi bene, con il cuore pieno di gioia ed emozione e la voglia di tornare il prima possibile in reparto per una nuova esperienza.
Leti

12 febbraio 2012

La prima volta ero di "legno" di Giorgia


il 24 gennaio ho fatto il mio primo ingresso in reparto da piccola orsa.
Ero insieme a Federica e Roberto(grandi orsi) e Giacomo(piccolo orso come me).
Non vi nascondo che all'inizio ero un pò agitata, avevo paura di non sapere come muovermi, cosa fare
all'interno di una stanzetta o della sala giochi. Nel primo reparto in cui siamo stati, infatti, ero un pò "di legno" :-D
Poi, però, l'aiuto degli altri volontari, delle marionette e della musica mi hanno coinvolto e mi son "buttata" ed è stato bellissimo!!
E' stata una prima esperienza, un'emozione bellissima. Non vedo l'ora di tornare!!!!
Sto muovendo i primi passi in band ma con Orsi così....beh è tutto più semplice!!!
Giorgia

11 febbraio 2012

Salto nel vuoto?! Perché non farlo?

Non sono mai stata pratica delle emozioni... non sono mai riuscita né a maneggiarle né a trovare le istruzioni per l'uso... il primo giorno in reparto è stato poco più di un anno fa... e in quei giorni hanno bussato alla porta del mio cuore tanti nuovi visitatori allegri e festanti e hanno detto di essere Emozioni.
"Ieri sera mentre uscivo dal lavoro e andavo verso casa, prima del  mio primo giro nelle stanzette... nella curva di corso Aurelio Saffi che ti apre alla Foce... ho sentito una sensazione simile all’innamoramento. In quel momento mi sono sentita inamorata della mia vita.
Ero molto emozionata all’idea di fare il mio primo giro nelle stanzette... tutto nuovo... un salto nel vuoto! Cosa mi è rimasto nel cuore di ieri sera?
La piccola Ale di 6/7 anni che da quando è ricoverata si è chiusa in un mutismo assoluto, poi Davide un topino di 2 mesi nato prematuro..
Stev dell’Ecuador con cui abbiamo fatto le magie e giocato con gli origami che aveva già... e poi parola magica... platano fritto! E grazie per averci detto “spero di rivedervi presto”.
E poi Cele, 2 anni... una birba bionda a cui ho raccontato una favola e che sapeva yellow in inglese! Le tue risatine saranno uno dei miei pensieri felici! Non c’è niente di piu’ bello che far ridere un bambino... ti allarga il cuore.
E poi Gine a cui ho mangiato i piedini con la marionette a forma di papero!
E Aura... 7 mesi... come era emozionato il tuo papà! Ti ho raccontato la favola della nanna…".
Rileggendo queste righe per scrivere questo post, le emozioni si rianimano.. nel mio cuore non è passato un anno, è tutto vivido come se fosse ieri
E nel frattempo sulla mia guancia scorre una piccola lacrima... di felicità.
Alessia

La prima volta: Quando arrivi alla band grazie a Facebook!


...torno un po' indietro ....
da sempre avrei voluto fare un po' di volontariato ma da sempre ho poco tempo anche per le persone a me più care.
Era fine agosto o forse i primi di settembre 2011 un'amica pubblica su FB le iscrizioni alla GBB e subito le chiedo informazioni ed impressioni, mi dice che a lei ha cambiato la vita e che sicuramente posso farcela anche io, mi racconta dei suoi turni in reparto e insomma mi entusiasmo e compilo subito il modulo on line.
Il 13 settembre la prima mail di Math e il 26 settembre il primo incontro in aula magna per la presentazione dei corsi, con tanti di voi e  il mitico Brusco....quella è stata la MIA PRIMA VOLTA.
Per chi come me era a digiuno di volontariato, entrare in un mondo come quello della GBB è a dir poco entusiasmante, tante persone che davvero si fanno in 4 per gli altri GRATUITAMENTE in un mondo arido come quello che ci circonda dove solo pochi fanno qualcosa per niente.
La Band mi sta insegnando tanto, soprattutto che il lavoro che si fa non è gratuito ma viene ampiamente ripagato da un sorriso, un grazie o una stretta di mano.
Per ora solo una fredda mattinata in tana e solo un paio di persone a fare lavatrici e bere un caffè caldo ... il mio grande rammarico è davvero di non riuscire ad esserci di più.
Paola

10 febbraio 2012

La prima volta al Mercatino di San Nicola

Il bancone del Mercatino di San Nicola
Era tempo, che passando  per Via Dei Mille ero attratta da quella casetta intitolata "Gaslini band band", un bel giorno decisi di bussare a quella piccola porta .Mi trovai di fronte un gruppo di splendide creature,che mi accolsero con un sorriso, pronte a spiegarmi lo scopo di quel logo.Da quel giorno in poi sono un piccolo "grande" orso.Anche la prima esperienza al Mercatino di San Nicola è stata fantastica, un via vai di persone che sorridevano, sembravano tutti felici  di quella felicità che si crea quando c'è un fine comune ,tutti eravamo li per lo stesso scopo, aiutare gli altri, ma anche per essere aiutati noi.
Marina Ghiaroni

9 febbraio 2012

La prima volta in tana di Elisa


Questo è il cartellone preparato da alcuni
bambini dell'ospedale per salutare
la tana

La mia prima volta in Tana, recente, recentissima!
Sabato scorso, 4 febbraio, in una fredda mattinata invernale.
Ad accogliermi una Tana calda, piena di colore, quel colore che fa subito primavera.
Ad inaugurare il mio percorso, qualche dubbio di non saper fare, di non saper dire.
Perché quando si entra in questo magico luogo di incontro, di avvicinamento, vorresti essere veramente all’altezza.
Il tuo desiderio è essere utile, affrettarti ad imparare come si usa la lavatrice, affrettarti ad accendere la macchina del caffè, affrettarti a sorridere a chi apre la porta vetri con in mano un sacchetto di biancheria da lavare, con in mano una manciata di speranza.
Porti immenso rispetto per tutto cio’ di cui la Tana si compone: le attrezzature, i Volontari, le Persone.
Ed il sentimento che nasce dentro è immenso: un sentimento difficile da raccontare a parole, difficile da far comprendere nella sua totalità ma che viene percepito e condiviso da chi intraprende questo fantastico viaggio che è la Gaslini Band Band, da chi frequenta e incontra la Gaslini Band Band.
Un sentimento che porta a voler fare, voler continuare a costruire i sogni della Band, con la Band.

Elisa Pirino

8 febbraio 2012

14 febbraio 2005, una prima volta

Da oggi il Blog prende una nuova forma, diventa un diario di viaggio, di appunti, di emozioni. Sarà il diario dei nostri volontari, dei volontari della Gaslini Band Band.
Da oggi inizieremo a pubblicare le prime volte dei nostri volontari, alcune prime volte risalgono a molti anni fa, altre saranno recentissime. Speriamo che questa idea vi piaccia e sia un modo per stare con noi oltre al sito e a Facebook.


"Era mia nonna che insieme a me tagliava le maschere a forma di numero,  era l'emozione di aspettare in un'aula magna vuota i bambini, era il mio cuore che batteva forte il giorno di San Valentino, era una preparazione iniziata poco prima di Natale per concludersi a Febbraio, era il mio mantello disegnato tutto da me, era il silenzio prima dello spettacolo, erano gli sguardi di chi aspetta senza più il coraggio di chiedere, era lo sguardo divertito di un padre, era lo sguardo perso nel vuoto di una mamma, era un bambino che adorava i coriandoli, era una foto con tutti i bambini vestiti da numero, sorridenti. Era l'abbraccio del prof. Bruschettini, ai tempi lo chiamavo ancora prof. Era la stretta di mano di un padre, di cui ancora ricordo la forza e quel calore di mani ruvide che avevano bisogno di altre mani.
Era il 14 Febbraio 2005, era la mia prima volta all'interno del Gaslini. Fu il mio primo spettacolo in aula magna. Da quel giorno non mi sono mai fermato, innamorato della band, dei suoi sogni, dei suoi progetti."
Emanuele "Ser Math" Micheli