3 ottobre 2012

Un libro che ti fa sorridere

Un lunedì di ritorno dalla visita nei reparti mi trovo a riflettere su quanto a volte sia più difficile parlare che comunicare... Di quanto effettivamente le parole creino dei muri che sembrano invalicabili... E allora ti spaventi tantissimo se un bambino di pochi anni non ti rivolge una parola, ti spaventi ancora di più quando la mamma ti dice che non capisce l'italiano...
Ti spaventi ancora di più quando il bambino non ha l'età giusta per scherzare con le marionette... Quando non puoi insistere su dei versi volutamente sbagliati degli animali, quando non puoi utilizzare le parole anche solo per raccontare una storia...
Ma poi ti ricordi che tutti i bambini dal nord al sud, da est a ovest sanno fare molto bene una cosa... Sanno comprendere immediatamente tutti i giochi e sanno divertirsi anche solo guardando i disegni... E' accaduto proprio questo al piccolo S.
S. subito non ci capisce... Vede che non siamo dottori, ma non capisce bene che cosa potessimo fare con lui... Le marionette non lo attirano, perché più di fare versi non sono capaci e anche quando parlano dicono cose in una lingua a lui incomprensibile. La mamma però ci rasserena, ci fa capire che S. vuole giocare e gli piace pure tanto, ma non sa dirlo a parole, ma sa farsi capire con i fatti...
Nascondino con i mostri
Ed allora si gioca con Nascondino il libro universale che spesso aiuta a superare le barriere della lingua e che permette un minimo di scambio di risate. Nascondino non è altro che un libro in cui si nascondono degli animali; ad esempio tra le palline da tennis si nasconde un pulcino, tra le caramelle un pesce, tra le nuvole una pecora e così via... Questa volta S. conosce già Nascondino ed allora dobbiamo trovare la versione più difficile e paurosa: "Mille cose da trovare nel paese dei mostri".
Anche per me è difficilissimo individuare quegli strani mostri nascosti in quelle pagine, ma S. e sua mamma sono stati abilissimi: in poco tempo non c'è nascondiglio che tenga... Tutti i mostri sono stati smascherati tra i miei applausi stupiti e le sue risate di gusto... Ed ecco che la lingua non è più un ostacolo: il libro ha donato quel momento di svago che serve all'interno dell'ospedale e restituisce quel tocco di serenità che a volte diventa proprio necessario.
Gigio

2 commenti:

Anonimo ha detto...

..ma quella..è Giraffa! :)))
kat

Gigio ha detto...

Si è proprio lei :)
Ci teneva tanto a presentare il libro :)