5 settembre 2012

Una sera d'estate...

È una serata particolare, una serata d’estate dove tutto sembra leggero… il caldo del giorno ci ha abbandonato ma la notte ci permette di rimanere in maniche corte anche andando in moto. In questi giorni sono in ferie per cui la leggerezza e quel senso di libertà portato dalla stagione estiva si moltiplica.
Oggi non è lunedì, il solito giorno in cui vado a fare attività al Gaslini, ma giovedì... mi ritrovo però in ospedale per coprire un turno scoperto… la vicinanza del weekend alle porte e del giorno di ferragosto appena passato contribuiscono a rafforzare queste sensazioni di leggerezza e libertà.
Siamo in tre questa sera e ci dedichiamo agli ospiti del reparto di “malattie infettive”. Visitiamo qualche stanzetta e nell'ultima troviamo un famiglia di Brindisi. Passiamo un po’ di tempo con loro e prima di andare via il papà ci chiede se uscendo possiamo fargli il favore di impostargli il navigatore: deve tornare a casa e non sa come usarlo, l’ultima volta aveva incontrato dei carabinieri e si era fatto impostare da loro la rotta per tornare a casa. Uscendo dall'ospedale lo troviamo in auto che ci aspetta. Impostiamo la rotta 10 ore di viaggio! Mentre Luca traffica con il navigatore, io e lui chiacchieriamo. Mi confessa sottovoce con un po’ di vergogna che l’ultima volta ha fatto un incidente…
Gli chiedo se ha riposato un po’, mi dice che sono tre notti che non riposa  perché sono tre notti che dorme in macchina, mi guarda negli occhi e timidamente mi dice “Non abbiamo molte possibilità".

Gli parliamo della tana, gli consigliamo la prossima voltà che si trova nuovamente qui di andare a visitarla: anche se è una struttura diurna lì potrà  trovare momenti di relax e riposo. Gli diciamo per la prossima volta di appoggiarsi a noi per la ricerca di un alloggio e che lo avremo aiutato molto volentieri. Al momento dei saluti gli raccomando di fermarsi quando si sente stanco... Lo osserviamo andare via, seguo la partenza con lo sguardo. Provo tenerezza, il cuore mi diventa piccolo piccolo al pensiero di quelle notti in macchina a "dormire" e di quel lungo viaggio da affrontare.
E’ una sera d’estate, una sera di vacanza, il caldo del giorno ha lasciato il posto ad un aria un po’ più fresca, è una sera che dovrebbe ispirare leggerezza ma adesso tutto sembra pesare un po’ di più.
Vera

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io faccio volontariato, ma in maniera totalmente diversa, e devo dire che leggere queste storie è commovente, umano, ti stringe il cuore e ti fà sentire utile...grazie di esserci Gabry

Gigio ha detto...

Grazie Gabry. Non so che tipo di volontariato tu faccia, ma il fatto stesso di dedicare del tempo ad un qualcosa che riempa il tuo tempo libero è sempre positivo. Noi abbiamo scelto di dedicarci all'ambiente ospedaliero ed in particolare quello pediatrico, ma ci sono altri ambiti in cui il volontariato ha un ruolo importante solo che si nota solo quando quel servizio cessa...