26 settembre 2012

Issate la vela

Some boats in Genoa
Issiamo le vele: si parte!
In questi anni ho fatto di tutto con la Band. Sono andata nei reparti, sono stata in aula magna, per le strade, all'Ikea, ho promosso la Tana dell'Orso, sono stata nella tana dell'orso, ma questa mi mancava. Il bello è che sono partita spavalda, credendo che fosse una cosa semplice. Ma quando si hanno sotto le mani delle situazioni come ormai tutti noi da anni, siamo abituati a vedere, si pensa di aver visto tutto, toccato tutto, ma questo non me lo aspettavo. Mi aspettavo l'espressione dei bambini, quello sì, della meraviglia sul loro volto, del leccarsi le labbra e scoprire che erano salate, delle onde che facevano ballare (quelle create dagli altri naturalmente) dei pesci che non c'erano per cui ci siamo inventati nomi strani "pesce cassetta" "pesce bicchiere" pesce carta" a seconda della rumenta che si trovava in mare, ma i papà beh non ero pronta a quello.
Di solito i bimbi sono seguiti dalle mamme, è nel dna femminile , lo sappiamo tutti, ma questi papà, questi grandi papà che si trovavano a fronteggiare situazioni incredibili per loro e che con naturalezza si scambiavano ricette, espedienti per lavare meglio, e che avevano uno sguardo raramente visto, voglio dire uno sguardo materno nei confronti dei loro bimbi, ecco a questo non ero preparata.
Come non ero preparata alla loro forza d'animo, alla consapevolezza di ciò che li attendeva nei mesi successivi, ma a parlarne normalmente perché intanto quella doveva essere la normalità e a dire grazie di averli portati in giro. Grazie? Loro a me ma sono io che devo dire grazie a loro per avermi nuovamente dato la voglia di essere grintosa, combattiva e di voler continuare su questa strada. Li porterò e spero anche altri, in giro più volte se  il vento mi assiste e soprattutto se trovo persone che vengono con me perché da sola non posso governare la barca e governare loro, ma non voglio perdere e far perdere a loro quella luce negli occhi che per qualche ora non era più offuscata dalla sofferenza, ma era la luce che di solito hanno i bambini quando vedono qualcosa di bello e che desiderano fermare nella loro mente.

Rita F.

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