29 agosto 2012

Parole in macchina

A volte non ci si accorge di quanto si stia cambiando, di quanto una scelta possa influire su tutto quello che andrai a fare in futuro. A volte il solo gesto di entrare in un'associazione piuttosto che in un'altra ti cambia lentamente ma profondamente... Ti migliora di sicuro la qualità della vita e ti cambia le abitudini...
Porterò un esempio banalissimo, ma che mi sto accorgendo avvenire. Una volta non sopportavo troppo la macchina: non la soffrivo, ma mi sembrava di essere rinchiuso in una scatola fredda, silenziosa, priva di vita... Ed allora accendevo la radio per sentirla più accogliente, più calda...
Piano piano la macchina è diventata qualcosa di più personale, non solo un mezzo per andare a fare due passi, ma si è trasformata nel pretesto per andare alla ricerca della Band, per raggiungere quella serenità che ogni bambino e/o genitore mi lascia quando li saluto, oppure per raggiungere altri compagni che mi accolgono a braccia aperte per un evento esterno o formazione...
Sensazioni che una volta terminata l'attività si sono trasformati in emozioni, poi in parole e quindi in musica... proprio quella musica che prima avevo necessità di ascoltare meccanicamente da una radio... Ed allora vien del tutto naturale parlare con chi in quel momento ti sta accompagnando per discutere di come sia andata quella serata, di quali sensazioni si siano provate nel visitare quel reparto o fare quel determinato evento esterno... Ed ecco che per magia la macchina ha iniziato a prendere vita, a diventare un posto in cui le parole non escono dai finestrini... rimangono intrappolate in quella scatola affinché possa ricordarle.
Lo so che sembra un discorso strano, ma di sicuro adesso l'autoradio in macchina non mi serve più così tanto come in passato.
Gigio

Nessun commento: