26 agosto 2012

Essere un orsa della Band

Gaslini Band Band

"Sono una donna della provincia di Napoli,purtroppo sono dovuta partire all'improvviso per Genova per una notizia dolorosissima.Il mio tesoro,il mio nipotino si è ammalato.Diagnosi atroce.Ho viaggiato in treno di notte,frastornata e afflitta.Sono arrivata ,non so come, fuori all'Ospedale Gaslini,a lle 6 del mattino disorientata e spaventata(non ho mai viaggiato ,non mi sono mai spostata da Napoli). Ho preso un caffè e mi sono seduta su di un gradino aspettando l'orario per poter entrare in Ospedale. Mi sono addormentata.Quando ho aperto gli occhi ho letto accanto ad una porta "La tana dell'Orso". Ho suonato non so perchè,avevo bisogno di qualcuno con cui parlare. Mi hanno accolto 2 persone meravigliose di una ricordo solo il nome Monica perchè ero intontinta dai troppi pianti fatti giorni prima.Mi hanno offerto di tutto anche una doccia ,ma io volevo solo entrare in Ospedale quanto prima.Si sono preoccupate di dove andassi a pernottare (non avevo idea)avrei dormito anche sotto l'Ospedale. Mi hanno aiutata tantissimo prenotando una stanza dagli Emiliani dove ho dormito la notte. Mi scuso per non averle salutate quando sono ripartita. Grazie per tutto quello che fate,c he Dio vi Benedica.F orse ci rivedremo ancora. Ma vi prego non abbondonate il mio nipotino andate a farlo sorridere e dategli 1 bacio da parte mia. Grazie a tutti voi. Grazie Monica.!"

Un a mattina arivanno queste parole e vanno dritte al cuore, inumidiscono gli occhi e fanno pensare… Fanno pensare che vale la pena sacrificare un sabato pomeriggio di mare o una domenica mattina a letto a poltrire, vale la pena spendere qualche ora del proprio tempo per aiutare chi fa sacrifici ben più grandi. Per noi è un piccolo gesto da fare, ma per chi lo riceve ha un valore enorme. Queste parole ci aiutano ad andare avanti con entusiasmo,  ci fanno capire che quello che facciamo serve veramente a qualcuno …e anche se fosse solo per una persona varebbe la pena comunque ESSERCI SEMPRE.
Così la Tana continua ad esistere grazie all'impegno di tutti pronti a cambiare i propri piani per coprire un turno rimasto scoperto. Pensare a dove siamo arrivati oggi rispetto a tanti anni fa quando sono entrata mi fa sentire felice di aver fatto questa scelta, mi fa sentire orgogliosa di essere UN ORSA DELLA BAND.
Vera

1 commento:

Sakura ha detto...

é bellissimo quello che state facendo. Io sono stata in ospedale a napoli quand'ero bambina ricoverata per un tumore al cervelletto, ma allora non c'erano persone speciali come te e la tua band. sono contenta e vorrei dirti che nel mio blog cercherò di postare progetti che potreste svolgere con i bambini.Perciò seguimi. Vorrei aiutarvi. Un bacio e un abbraccio.