11 giugno 2012

Il pigiamino dell'8 giugno

Orso diverso, ma pur sempre Orso
Anche noi non abbiamo saputo resistere all'allegria di un compleanno così speciale, che si è dimostrato pieno di volontari, di energie, di colori, di voglia di esserci tutti insieme e contemporaneamente ovunque: in tana e nei reparti! Ed allora potevamo mancare noi gruppo del pigiamino?! Assolutamente no... abbiamo portato avanti il pigiamino per ascoltare i pensieri di quei genitori, di quei bambini che in quel momento stesso erano, sono o saranno stati travolti dalla prorompente energia dei colorati orsi.
Il primo reparto che ci ha accolto è Neuropsichiatria. In stanza abbiamo trovato N. mamma di A. e abbiamo conquistato la sua attenzione rivolgendole un sorriso, una mano virtuale pronta ad accarezzarla e lei l'ha recepito... Ci ha raccontato la sua storia, faticosa, pesante, ma determinata ad andare avanti: ha imparato poche parole di italiano già in nel suo paese di nascita dove lavorava in una casa di riposo per anziani italiani per sentirsi meno isolata in un ambiente nuovo e così diverso.
Le nostre parole le sono state di aiuto... verrà presto in TANA dove proveremo a farle respirare l'aria di casa, dove proveremo a regalarle un ulteriore sorriso fatto di speranza e di ringraziamento per la fiducia che ci ha dato nell'essere venuta a trovarci a casa nostra.
Già che c'era ancora qualche bambino non impegnato a giocare con altri orsi che hanno "invaso" i reparti, abbiamo trovato, a otorino, D. alle prese con un gelato alla vaniglia divenuto poi di cioccolato in grado di sparare proiettili gialli sull'orso della borsa di Monica solo se si recita la parola magica BIM BUM BAN!
Sempre a otorinolaringoiatria abbiamo apprezzato i piatti della cucina di A. che serviva a due orsette Michela e Marisa e noi invece ci siamo concentrate sulla mamma e nonna descrivendo quale fosse il nostro compito in quel giorno: scrivere un giornalino con le storie del Gaslini sperando che anche loro avranno voglia di condividere con noi i loro pensieri in questi giorni di permanenza in ospedale.
Monica e Stefania

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