17 giugno 2012

Al di là di quella porta tutto sembra fermarsi e ripartire...

Nocchia, la ranocchia
E' stato come se fosse il primo giorno di scuola; non sapevo cosa mi aspettava al di là della porta, sapevo solo che ad attendermi avrei trovato dei bimbi.
Ho aspettato con trepida attesa quel momento, quasi fosse un punto d'arrivo e d'inizio al contempo. Non sapevo né cosa avrei fatto né cosa avrei detto, riuscivo solo ad immaginare.
È tutto sembrato più semplice quando ho conquistato il primo sorriso, quando ho capito che la mia ranocchia di nome Nocchia era simpatica agli occhi di una spettatrice speciale; tutto si è riempito di significato quando le risate di una signorina in rosa rimbombavano nella stanza e nelle mie orecchie, fragorose, rumorose e di cuore. Ho pattinato sul ghiaccio, ho scoperto che il mio compagno di avventura riusciva a diventare invisibile; ho mangiato un pezzo di luna che sapeva di pomodoro, mi sono fidanzata con quattro o cinque mostri diversi e ho raccontato di un animale così bello e così mostruoso!
Sono diventata una principessa, perché le principesse indossano le scarpe verdi!
Un pezzetto di me è rimasto là, insieme a chi ha reso questa giornata speciale; tutto assume un significato differente, tutto sembra fermarsi e ripartire in un modo nuovo, sconosciuto, inesplorato e denso di significato.
Grazie Band.
Ancora una volta, grazie.
Elisa P.

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