1 giugno 2014

Perché ho deciso di andare proprio là?

Ed eccomi di nuovo a raccontarvi una storia divertente accaduta in un luogo che così esilarante non è: una piccola e colorata stanza di un ospedale pediatrico. E' lunedì e come ormai un'abitudine non posso e non voglio sottrarmi all'attività di intrattenimento in ospedale... Ormai è diventata quasi la mia essenza e senza non mi sento a posto... Mi manca qualcosa.
Sono quasi le 20 e ci accingiamo a varcare la soglia della porta (non sono da solo ma accompagnato da altre 2 orse). Ci aspetta una bambina graziosissima un po' timida che ci accoglie con le dovute cautele... Non è normale che un ragazzo porti un cerchietto con delle orecchie da lupo, una ragazza invece uno con delle margherite in testa... A tutti penso sorgerebbe qualche dubbio sui personaggi e forse tutta questa confidenza non la si darebbe subito.
Di fatto rompiamo il ghiaccio facendo le presentazioni di dovere e studiamo un po' cosa fare: la nostra scelta ricade sul libro "Nascondino" che la piccolina ha già fatto, ma senza la difficoltà di dover ripetere i versi. Si inizia in sordina: è troppo facile scovare gli animaletti dopo che li hanno già trovati un'altra volta, ma se al gioco partecipano un orso cieco dagli occhialoni viola ed un'orsa precisa e diligente il gioco è tutta un'altra storia...
Nella pagina del libro si nasconde un pesciolino rosso il cui verso è alquanto misterioso: nessuno lo ha mai sentito fiatare eppure qualche parola dovrà pur dirla... Ed ecco che il volontario dagli occhiali viola, Gigio, dichiara che di aver sentito il verso di un pesciolino che fa "GLU GLU GLU"... Si proprio come una piccola nave che affonda...
E quando tra le pagine si trova una lumaca? La fantasia ha il sopravvento.
"Forse fa DRIIIIN DRIIIIIN?" chiede Gigio.
"No quello è il rumore del telefono!" esclama la piccola.
"Ops" risponde Gigio, " ma allora forse fa... DIN DON?".
La piccola risponde:-"ma noooooo... Quello è il mio campanello!!!"...
"Ah si scusa forsa fa DIN DON DAN?"... Ed ovviamente la risposta è:-"Ma NOOOOOOOO! E' una campana quella!!!"...
Alla fine l'orsa diligente ci fa sentire il verso di un topolino che però sta sbavando proprio come fa la lumaca... E su questo filone si prosegue per altri 15 minuti circa... Risate a non finire e quella piccola che appariva molto timida si è divertita così tanto che ci ha voluto accompagnare alla porta per essere sicura che quei personaggi buffi uscissero dal reparto senza sbattere sui muri... Ehm... Mi ero dimeticato un piccolo particolare: prima di andarcene ho avuto la brillante idea di mettere gli occhialoni viola sottosopra!
In questo piccolo scorcio di una serata in ospedale che sono nascoste le risposte alla domanda sul perché andiamo in reparto. E' un misto tra egoismo e beneficenza, tra serietà della situazione e irriverenza. Non so spiegarlo meglio, ma quando non riesco ad essere presente, mi manca qualcosa, l'energia per affrontare una nuova settimana.
Gigio

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