3 dicembre 2008

Domenica scorsa: il resoconto - Come a Casa



Rappresentare e giocare. Stare in famiglia e aprirsi a nuove conoscenze. Spesso in ospedale si fa fatica a concretizzare queste semplici azioni della vita quotidiana.
Domenica è stato come un incanto. All’ora di pranzo Paolo ci presenta una favola che la settimana precedente non era riuscito a fare con Raffa, la favola prevede una piccola principessa che sconfigge draghi e avvoltoi e che risolve problemi enormi nonostante la minuta statura. Da qui ha inizio la nostra favola animata in cui tutti sono protagonisti, dai bimbi fino ai genitori. Non esistono copioni e la maggior parte della scenografia e dell’oggettistica è da immaginare. Una decina di “protagonisti” siede comoda in sala giochi. Abbattuto completamente il quarto muro tutti si ritrovano dentro la favola, dentro al gioco. E ogni bambino, genitore o nonno ha contribuito insieme a noi alla narrazione. Così se avveniva un imprevisto (l’arrivo di un nuovo ospite) tutti allargavano le braccia e battevano le mani urlando “Pausa” e ognuno di noi tornava a essere quello di tutti i giorni, un po’ come Woody Allen quando guarda dritto in camera.
E poi la trovata di mettere le sedie a metà sala giochi ci ha consentito di muoverci su due palchi. La parte giocosa era che quando si passava da un palco all’altro tutti dovevano alzarsi e girare le sedie.
Dopo un’ora e venti eravamo come una famiglia. Tutti si sentivano a casa. Domenica abbiamo sentito quella dolce sensazione che un luogo che spesso rischia di essere considerato anonimo perché di tutti, ieri era tutto nostro, dei bambini che erano con noi e delle loro mamme. Eravamo tutti insieme e ci raccontavamo, come in famiglia.Nel secondo reparto c’erano solo bimbette piccole e così abbiamo stravolto tutto quello che pensavamo di fare. Anna ha preso in mano la situazione, e grazie alla bacchetta magica segnalibro abbiamo raccontato la favola di Vera del cartonato e poi abbiamo fatto una corsa dei cavalli in cui le bimbe venivano portate dalle mamme come se fossero a cavallo. Dopo mezz’ora il panico di dover cambiare tutto si era dissolto e ci siamo ritrovati tutti seduti nelle seggiole per bambini (anche le mamme) a ridere insieme. L’infermiera è arrivata e ha detto che la cena era pronta, così poco prima di cena ce ne siamo andati da casa. Da casa di tutti noi.

(Il dipinto è "La camera" di Van Gogh)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

cos'altro aggiungere alla perfetta descrizione di math?
ebbene sì, domenica è stato veramente un incanto, uno di quei pomeriggi indimenticabili, nonostante il diluvio che imperversava fuori... grazie ai miei perfetti compagni di avventura (Paolo e Math)

Unknown ha detto...

Math, hai fatto una descrizione perfetta di quello che è successo. Che poeta! Se questa descrizione fosse un video sarebbe degno di un film di Spielberg.
Credo che obiettivamente non potessimo desiderare di più di quello che si è effettivamente verificato.
Sicuramente è stata una di quelle giornate che ricorderemo a lungo.
Grazie Anna e Math

P.S. Il prossimo successo me lo vedo già e avrà come protagonista un elefante, vero Math? ;-)

Anonimo ha detto...

Uffff....... eddaiiiii raccontaci ancora qualcosa Math!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

noooooooooooooooooooooo, l'elefante non ve lo concederemo MAI!