3 gennaio 2016

Che dici se il 2 gennaio apriamo insieme la tana?

Accogliere sempre
Ormai l'anno nuovo è arrivato da un giorno ma come proposito personale mi sono imposto di non perdere le buone abitudini passate e affrontare sempre col sorriso tutto quello che mi accadrà. Non sempre ci riuscirò, perché purtroppo non sempre sono così ligio alle mie promesse, ma comunque ci proverò.
Un mio buon proposito del 2016 (spero di riuscire a mantenere il più possibile) è quello di continuare a dedicare il mio tempo libero all'attività bandistica in tutti quegli aspetti che più mi interessano. Sicuramente l'animazione in reparto è l'attività che seguo maggiormente, ma spero di trovare qualche ritaglio di tempo per le attività di accoglienza presso la tana dell'orso. Sono proprio questi ultimi turni che mi stanno aiutando a vivere l'importanza che questo locale ha, non solo per noi volontari, ma soprattutto per quei genitori che rincorrono la loro quotidianità.
E' una mattina piovosa e fredda, che ha inizio alle 9.15 con un caffè preso insieme alla mia compagna di tana. E' stata proprio di Elena, è il nome dell'altra orsa che starà con me fino alle 12.30, l'idea di iniziare così il turno e l'ho trovato sicuramente un ottimo modo di partire.
Le 9.30 arrivano puntuali e la saracinesca della tana si alza per la seconda volta nel 2016. E' tale e quale a come l'avevo lasciata nell'anno precedente: colorata, festiva e piena di vestiti profumati, asciutti e pronti ad essere riconsegnati ai proprietari. Si inizia il turno andando ad aprire le finestre, accendere i condizionatori, accendere i computer e leggere l'agendina per capire cosa c'è da fare. Rimango piacevolmente sorpreso dal semplice "Buon Anno" scritto proprio nella prima pagina da un altro volontario. E' un bel modo di iniziare!
Tempo di prendere confidenza con i panni in lavatrice e facciamo la conoscenza di una coppia di genitori, oserei dire sardi dall'accento, che cedono delicatamente ai vizietti che la tana offre: entrambi accettano volentieri un caffè, ma non si accomodano e nemmeno cedono alla tentazione dei biscotti nonostante abbia provato in ogni modo a farglieli prendere... Nulla, integerrimi: la dieta rigorosa ha vinto! Un dialogo banale e qualche battutina qua e là ci ha fatto sorridere così da iniziare bene quella giornata.
Tempo di controllare i nostri rifugi e far partire la lavatrice che un altro papà varca la soglia.
E' molto garbato e pacato: come da accordi telefonici sarà lui il prossimo ospite di una nostra stanza. Rimane stupito che il volontario (in questo caso me) lo accompagni all'interno del rifugio, gli porti le lenzuola, le federe e gli chieda se ha bisogno di un accappattoio! Devo dire che non mi era ancora capitato di fare entrare un genitore nel rifugio e l'impacciataggine si è vista: non sapevo dove fosse l'occorrente per il pernottamento, mi sono dimenticato di far compilare il modulo eppure lo sapevo bene... Insomma un piccolo disastro, ma per fortuna tutto recuperabile grazie alla mia compagna di tana che ha sistemato ciò che io non ero in grado di fare.
Essere un orso non vuol dire risolvere tutti i grandi problemi di una famiglia, ma semplicemente dimostrare di esserci con le proprie caratteristiche e capacità, il proprio sorriso e disponibilità.
Sono proprio felice di aver puntato la sveglia presto nonostante sia in ferie, di aver sfidato la pioggia e il freddo che sicuramente mi avrebbero chiuso in casa facendo vincere la mia pigrizia per aprire la tana.
Gigio

6 commenti:

gio ha detto...

Tutto questo ci spinge a continuare grazie Gigio hai raccontato in poche parole cos'è la Tana ed oserei dire anche il nostro rifugio.

Gigio ha detto...

Grazie Gio!
E' solo un breve racconto che non so se rende giustizia all'attività quotidiana che in tana c'è. Di sicuro i pochissimi turni che ho fatto mi sono sempre piaciuti ben oltre la mia immaginazione.

Unknown ha detto...

E ti rendi conto di quanto importante siano la Tana e i Rifugi, quando accogli una coppia che ha trovato da noi all' ultimo istante un "rifugio", e accompagnandoli, come tu hai detto, con le lenzuola in mano, cogli la voce bassa del marito che dice alla moglie "Senti? C'è profumo di casa"..... Ciò ti riempie il cuore.
Grazie Band

Gigio ha detto...

Eh già! Proprio una bella sensazione :)

Unknown ha detto...

. Voi ci siete...e questo è ciò che conta!!!
...Buon lavoro nel nuovo anno!!

Gigio ha detto...

Ciao Emilia,
grazie per il tuo incoraggiamento ed augurio.
Ovviamente parlo a nome della band ricambiamo fortemente i tuoi auguri e cercheremo con tutto il nostro entusiasmo di meritarci tutto il vostro supporto.
Grazie ancora