Premettendo che siamo incapaci a scrivere… volevamo provare comunque ad esprimere le nostre sensazioni sul primo evento a cui abbiamo partecipato, quindi non scandalizzatevi!Sabato 25 maggio abbiamo avuto l’onore di animare l’evento AIESEC in Galleria Mazzini; dopo esserci divisi in gruppi e aver distribuito i compiti, alcuni di noi si sono “addentrati tra il freddo e la bufera” a cercare i pochissimi bambini che giravano in centro tentando di corromperli con palloncini di ogni genere; altri truccati e imparruccati per benino hanno aiutato il cantastorie Franco in balli quasi improvvisati.La giornata si è movimentata quando il nostro attuale presidente si è lanciato, con grande successo, nella preparazione della “virtual pizza” coinvolgendo persone di ogni età.Durante tutto il pomeriggio un paio di ragazze si sono improvvisate nella vendita dei gadget della Band degli Orsi e affianco ad esso è stato allestito un gioco per i più piccoli, con il benvoluto premio: l’uovo di cioccolato.Nonostante il freddo e la poca affluenza di bimbi, ci siamo divertiti a stare in compagnia dandoci così la possibilità di conoscerci meglio ed entrare in sintonia con il gruppo della Band junior e con quello dei ragazzi del ERASMUS che sono stati con noi tutto il pomeriggio.L’emozione del primo evento non ha influito sulla nostra performance, infatti, mooolto modestamente, abbiamo ricevuto parecchi complimenti dai volontari più grandi e in particolare della Fede che era li con noi e ha notato il nostro spirito di iniziativa.Speriamo di esserci fatte capire e di avervi interessato.Un abbracciorso, Mara e Angelica!PS: parola di orsetto che non scriveremo più niente… cuore <3
30 giugno 2013
26 giugno 2013
Un settimana piena di impegni
Ed eccomi qui di nuovo a descrivere una settimana un po' particolare: niente di nuovo da raccontare mi verrebbe da dire ma quando la descrivo ad altre persone (i miei cari, gli amici, i colleghi e perfino agli altri orsi) sembra che abbia fatto chissà che cosa!
E' il 7 di giugno, data particolare per la band, una data che non si può e non si vuole dimenticare e che, di volta in volta, si vuole tramandare a tutti i nuovi ingressi. Due anni fa non avevo partecipato, l'anno scorso l'ho vissuto in pieno ed ero felicissimo di averne fatto parte: colori, energia e tanti sogni appesi ad un palloncino... Quest'anno ho replicato contento di esserci e di averne fatto parte nuovamente. E Pensare che era solo venerdì... Nulla faceva prevedere i giorni futuri...
Arriva il week end! Sabato: partita di calcetto con la squadra band ad Oreggina dove non si può mancare. C'è in gioco la qualificazione alle semifinali! Domenica vado a fare pausa pranzo in tana... Lo faccio volentieri ed in fondo il mio week end non prevedeva grossi impegni.
Sono le 14.30 di domenica e stacco dalla tana, porto i gadget insieme a Cristina nell'ufficio del Brusco ed incontro gli orsi domenicalisti... Sono solo in 3... Non possono formare 2 gruppi... "Tanto che sono qui perché non andare in reparto?!" penso tra me e me... Detto fatto! Ed eccomi pronto con la borsa band, i libri e tante marionette colorate pronti a volare sulle ali della fantasia... Una domenica come altre: colorata e spensierata.
Arriva Lunedì... ogni settimana non vedo l'ora che arrivi: non importa se vuol dire fine del week end ed inizio settimana lavorativa... Per me la settimana ha inizio quando entro nel reparto assegnato insieme ai "lunedisiaci". E' impensabile rinunciare a quel giorno... Le volte che l'ho fatto la settimana non mi sembrava mai iniziata... Tutti i giorni uguali e monotoni. Ed eccomi di nuovo lì a fare animazione, a raccontare favole, a far ridere i bambini con ogni mezzo a mia disposizione... E tanto per concludere perché non andare anche Martedì? Volevo andare solo per mettere a posto un po' di gadget che avevo lasciato fuori posto e così è stato. Ho colto l'occasione per fare due saluti con i martedisiaci.
Insomma ho passato parecchio del mio tempo libero insieme e per la band e la cosa strana è che non mi è pesato per nulla!
Gigio
E' il 7 di giugno, data particolare per la band, una data che non si può e non si vuole dimenticare e che, di volta in volta, si vuole tramandare a tutti i nuovi ingressi. Due anni fa non avevo partecipato, l'anno scorso l'ho vissuto in pieno ed ero felicissimo di averne fatto parte: colori, energia e tanti sogni appesi ad un palloncino... Quest'anno ho replicato contento di esserci e di averne fatto parte nuovamente. E Pensare che era solo venerdì... Nulla faceva prevedere i giorni futuri...
Arriva il week end! Sabato: partita di calcetto con la squadra band ad Oreggina dove non si può mancare. C'è in gioco la qualificazione alle semifinali! Domenica vado a fare pausa pranzo in tana... Lo faccio volentieri ed in fondo il mio week end non prevedeva grossi impegni.
Arriva Lunedì... ogni settimana non vedo l'ora che arrivi: non importa se vuol dire fine del week end ed inizio settimana lavorativa... Per me la settimana ha inizio quando entro nel reparto assegnato insieme ai "lunedisiaci". E' impensabile rinunciare a quel giorno... Le volte che l'ho fatto la settimana non mi sembrava mai iniziata... Tutti i giorni uguali e monotoni. Ed eccomi di nuovo lì a fare animazione, a raccontare favole, a far ridere i bambini con ogni mezzo a mia disposizione... E tanto per concludere perché non andare anche Martedì? Volevo andare solo per mettere a posto un po' di gadget che avevo lasciato fuori posto e così è stato. Ho colto l'occasione per fare due saluti con i martedisiaci.
Insomma ho passato parecchio del mio tempo libero insieme e per la band e la cosa strana è che non mi è pesato per nulla!
Gigio
23 giugno 2013
Una domenica a tutta band
Relax |
Una volta raggiunta il posto, si inizia subito a servire i tavoli: ogni orso ha il suo e lo segue con il sorriso sulla bocca. Un po' di confusione per organizzarsi ma poi va tutto in discesa. I piatti arrivano a destinazione e la nostra partecipazione all'evento termina con successo in un piatto di pasta al pesto, qualche patatine fritta ed un gustoso gelato.
E' stato piacevole trovare tra le persone sedute al tavolo una mamma che mi ha riconosciuto dopo avermi visto in ospedale come orso anmatore. Si ricordava felicemente la storia di "Niente ospiti": è la storia di un'amicizia nata tra le mille diffidenze di uno sgorbutico orso e un tenero e affamato topolino dagli occhi sfavillanti. Così come nel libro si ha un lieto fine anche per questa famiglia tutto si è risolto nel migliore dei modi con una dimissione ed un ritorno a casa spensierato.
Peccato che non ricordassi altri particolari della stanzetta, ma sono felice ugualmente del pensiero e di quel sorriso donato.
Finito l'evento mi dirigo nell'ufficio del Brusco per sistemare alcuni gadget ricevuti in mattinata da Cristina pensando che sarebbe stata un'operazione veloce, ma mi sbagliavo (un paio di orette sono servite tutte). Tutto sommato con l'aiuto di Marta e Barbara il lavoro è stato molto piacevole e il tempo è volato senza accorgersene.
E' stata una domenica diversa dalle solite: fatta di eventi esterni e pulizie primaverili...
Insomma una domenica a tutta band.
Gigio
19 giugno 2013
Domenica di sole
Ho deciso di passare un po' della mia domenica in tana. Non è proprio il mio habitat ma se per questo non lo era nemmeno il reparto, non lo era nemmeno il teatro e nemmeno i vari posti in cui sono andato a fare eventi esterni, ma so che tutto quello che è band ha sempre un qualcosa di diverso, di speciale in grado di trasformare un cielo nuvoloso in un giornata di spensieratezza e relax. Difficile da credere ma fino ad ora è sempre successo così...
Sole timido e aria fresca sono le mie prime sensazioni mattiniere di questa domenica appena apro la finestra della cucina; sono certo di aver fatto la scelta giusta a dare la mia disponibilità. Prendo il treno e penso che forse la giornata è molto diversa da come me le ero immaginata un oretta prima: il sole scalda e il mare davanti al Gaslini è limpido e pieno di barche a vele... Ed io sarò in tana... Non importa: la tana ha un bel giardino e da lì potrò rubare qualche raggio di sole e facendo al tempo stesso un servizio utile ai genitori.
Varco la porta e do il cambio a Patrizia e da lì ha inizio una giornata incredibile. Inizio a stendere i panni prima di mangiare per non sprecare il massimo calore del sole. E' stata un'operazione lunga che mi ha tenuto impegnato fino a quasi alle 3!!! Sono stato decisamente lento ma nel mentre si sono susseguite alcune visite: alcuni volontari impegnati nei vari eventi passano in tana e prelevano un po' di materiale, qualche genitore mi chiede un po' di informazioni.
Mangio e chiedo al genitore che è al piano di sopra se avesse bisogno di qualcosa: sta trafficando sul PC; non voglio insistere troppo per non essere molesto. Piano piano si apre (si passa dal lei ad un tu più informale) e inizia una bella discussione: particolare ma interessante. E' proprio lui ad invitarmi sull'uscio della porta della tana dicendomi che aveva piacere a fare due chiacchiere; sono contento che sia stato lui a propormelo perché speravo di fare breccia.
Passa il pomeriggio e arriva un nuovo genitore: anche lui papà. Mi chiede un favore e provo a farglielo: un po' di difficoltà iniziale ma alla fine arrivo al risultato e arriva il suo sorriso soddisfatto. Finalmente può pensare di tornare a casa... Ignoro ancora la sua situazione anche se la intuisco. Anche a lui offro un caffè e lo accetta volentieri: lo prendiamo insieme e sorso dopo sorso ci conosciamo. Prendo sempre un sacco di complimenti da parte sua a nome dell'enorme lavoro che fa la band e sono sempre in imbarazzo... Si tranquillizza quando gli dico che è un gioco delle parti: se io do una cosa, ne ricevo due, se la volta dopo ne do tre, ne ricevo quattro... Non è un grosso sacrificio ma una semplice e piccola disponibilità di tempo! Alla fine mi stringe forte la mano. In quel momento spero che sia arrivato il mio "buona fortuna" che non volevo dire perché forse inappropriato.
Sapete alla fine che dico: il sole in giardino non l'ho preso, ma mi sono scaldato moltissimo come nella giornata più calda; sono fiero di essere stato lì!
Gigio
Sole timido e aria fresca sono le mie prime sensazioni mattiniere di questa domenica appena apro la finestra della cucina; sono certo di aver fatto la scelta giusta a dare la mia disponibilità. Prendo il treno e penso che forse la giornata è molto diversa da come me le ero immaginata un oretta prima: il sole scalda e il mare davanti al Gaslini è limpido e pieno di barche a vele... Ed io sarò in tana... Non importa: la tana ha un bel giardino e da lì potrò rubare qualche raggio di sole e facendo al tempo stesso un servizio utile ai genitori.
Varco la porta e do il cambio a Patrizia e da lì ha inizio una giornata incredibile. Inizio a stendere i panni prima di mangiare per non sprecare il massimo calore del sole. E' stata un'operazione lunga che mi ha tenuto impegnato fino a quasi alle 3!!! Sono stato decisamente lento ma nel mentre si sono susseguite alcune visite: alcuni volontari impegnati nei vari eventi passano in tana e prelevano un po' di materiale, qualche genitore mi chiede un po' di informazioni.
Mangio e chiedo al genitore che è al piano di sopra se avesse bisogno di qualcosa: sta trafficando sul PC; non voglio insistere troppo per non essere molesto. Piano piano si apre (si passa dal lei ad un tu più informale) e inizia una bella discussione: particolare ma interessante. E' proprio lui ad invitarmi sull'uscio della porta della tana dicendomi che aveva piacere a fare due chiacchiere; sono contento che sia stato lui a propormelo perché speravo di fare breccia.
Passa il pomeriggio e arriva un nuovo genitore: anche lui papà. Mi chiede un favore e provo a farglielo: un po' di difficoltà iniziale ma alla fine arrivo al risultato e arriva il suo sorriso soddisfatto. Finalmente può pensare di tornare a casa... Ignoro ancora la sua situazione anche se la intuisco. Anche a lui offro un caffè e lo accetta volentieri: lo prendiamo insieme e sorso dopo sorso ci conosciamo. Prendo sempre un sacco di complimenti da parte sua a nome dell'enorme lavoro che fa la band e sono sempre in imbarazzo... Si tranquillizza quando gli dico che è un gioco delle parti: se io do una cosa, ne ricevo due, se la volta dopo ne do tre, ne ricevo quattro... Non è un grosso sacrificio ma una semplice e piccola disponibilità di tempo! Alla fine mi stringe forte la mano. In quel momento spero che sia arrivato il mio "buona fortuna" che non volevo dire perché forse inappropriato.
Sapete alla fine che dico: il sole in giardino non l'ho preso, ma mi sono scaldato moltissimo come nella giornata più calda; sono fiero di essere stato lì!
Gigio
16 giugno 2013
Incastrillo - 26 Maggio 2013
Aprendo la finestra,
quella domenica mattina, e vedendo nel cielo uno splendido sole,
dopo una settimana di pioggia e freddo il mio primo pensiero è stato... Grazie Ale!
Incastrillo |
Perché Alessandra era
così...
Solare, allegra, ironica
con un sorriso che illuminava chiunque le stava a fianco...
Incastrillo rispecchia
proprio la Sua anima... Un’ associazione nata in Suo nome che ha
organizzato questo magnifico evento creando un gemellaggio perfetto
con la Band...
Una Band che non si vedeva
da tempo... armoniosa, allegra, sognatrice, collaborativa, pronta a far
spazio ai piccoli orsi e al gruppo Junior che è stato
fondamentale... hanno portato una ventata di freschezza e novità... Sono
stati bravissimi con i loro animatori Vale e Davide... Vederli in ansia
prima di “entrare in scena” per il loro spettacolino dei frutti
giganti mi ha fatto pensare a quanto, alle volte, noi più grandi
ed "esperti", ci dimentichiamo di vivere queste emozioni... troppo
sicuri e abituati...
Nell’aria si respirava
disponibilità, collaborazione ed amicizia, tutti pronti ad aiutarsi
l’un l’altro… davvero bello..
Per me e per le mie
“compagne di viaggio” aveva un valore ancor più grande poichè legate ad Ale, ma credo che sia stato un momento per tutti di grande
crescita e di maggior acquisizione della consapevolezza che ... OGNI
SOGNO SI PUO’ REALIZZARE INSIEME ALLA BAND... BASTA CREDERCI
DAVVERO!!
Grazie a chi mi ha dato la
possibilità di farne parte...
12 giugno 2013
Un matrimonio surreale...
Conta una ventina di bimbi di età miste, mettici cinque volontarie band e pensa al Padiglione 20 (ospedale di giorno) come ambientazione: ecco ora mescola bene e ne viene fuori una giornata fantastica!
Proverò ora a descriverla: è sempre un'emozione sposarsi ed è quello che è successo...
Quindi fatemi gli auguri, perché io e M. (bambino di otto anni) ci siamo sposati e ho avuto l'onore di avere E. come damigella che mi teneva la coda del vestito (ricavata da un sacchetto di plastica)!
Poi io e M. ci siamo rincorsi e lanciati un po' di sale invece del solito riso... Gli altri invitati invece hanno deciso di colorare orsetti bruchi e farfalle con il supporto delle altre orsette volontarie. Mi rendo conto che è proprio il matrimonio tradizionale, ma è stato decisamente divertente ed originale.
Ed anche dei controlli di routine che impegnano una giornata intera grazie all'AISP (Associazione Sindrome di Polland) diventano fonte di divertimento e distrazione. Il volontariato da solo però non renderebbe allo stesso modo se non si aggiungesse un po' di sana ingenuità, creatività e spontaneità: ingredienti necessari per ottenere una giornata spensierata dal sapore retrò (è stato come ritornare indietro a quando ero più piccola).
Da questa giornata posso dedurre che.. la Band fa bene!!!
Ringrazio i bimbi presenti oggi, le volontarie e l'associazione AISP per le emozioni e il sorriso donatemi.
Giorgia B.
Proverò ora a descriverla: è sempre un'emozione sposarsi ed è quello che è successo...
Quindi fatemi gli auguri, perché io e M. (bambino di otto anni) ci siamo sposati e ho avuto l'onore di avere E. come damigella che mi teneva la coda del vestito (ricavata da un sacchetto di plastica)!
Poi io e M. ci siamo rincorsi e lanciati un po' di sale invece del solito riso... Gli altri invitati invece hanno deciso di colorare orsetti bruchi e farfalle con il supporto delle altre orsette volontarie. Mi rendo conto che è proprio il matrimonio tradizionale, ma è stato decisamente divertente ed originale.
Ed anche dei controlli di routine che impegnano una giornata intera grazie all'AISP (Associazione Sindrome di Polland) diventano fonte di divertimento e distrazione. Il volontariato da solo però non renderebbe allo stesso modo se non si aggiungesse un po' di sana ingenuità, creatività e spontaneità: ingredienti necessari per ottenere una giornata spensierata dal sapore retrò (è stato come ritornare indietro a quando ero più piccola).
Da questa giornata posso dedurre che.. la Band fa bene!!!
Ringrazio i bimbi presenti oggi, le volontarie e l'associazione AISP per le emozioni e il sorriso donatemi.
Giorgia B.
9 giugno 2013
Ti porto via con me
Girovago su youtube alla ricerca di canzoni che possano fare da colonna sonora in questo sabato primaverile freddo e piovoso e decido di cercare qualche canzone di Jovanotti attirato dal testo di una sua canzone sentita di recente e perché alcuni suoi video musicali mi piacciono.
Inizia la ricerca e per caso mi imbatto in "Ti porto via con me". Mi incuriosisce molto il titolo
anche se mi sembra una di quelle canzoni mielose a cui non sono proprio propenso... Osservo il video... E' già particolare... Mi concentro sulle prime parole cantate:
"In questa notte fantastica
che tutto sembra possibile
mentre nel cielo si arrampica
un desiderio invincibile che lascia una scia
come astronave lanciata a cercare una via
verso una nuova dimensione [...]"
Il mio pensiero vola immediatamente a come mi sento ogni volta che devo iniziare l'animazione in reparto: sono pronto ad essere lanciato in una nuova dimensione proprio come un'astronave.
Prosegue la canzone e mi identifico in ogni strofa: quei versi sono proprio ciò che in quel momento io e tutti gli orsi impegnati nelle varie attività vogliamo ottenere: viaggiare su ali fatti di musica per arrivare a toccare il cielo.
Ti Porto via con me - Jovanotti
Gigio
Inizia la ricerca e per caso mi imbatto in "Ti porto via con me". Mi incuriosisce molto il titolo
anche se mi sembra una di quelle canzoni mielose a cui non sono proprio propenso... Osservo il video... E' già particolare... Mi concentro sulle prime parole cantate:
"In questa notte fantastica
che tutto sembra possibile
mentre nel cielo si arrampica
un desiderio invincibile che lascia una scia
come astronave lanciata a cercare una via
verso una nuova dimensione [...]"
Il mio pensiero vola immediatamente a come mi sento ogni volta che devo iniziare l'animazione in reparto: sono pronto ad essere lanciato in una nuova dimensione proprio come un'astronave.
Prosegue la canzone e mi identifico in ogni strofa: quei versi sono proprio ciò che in quel momento io e tutti gli orsi impegnati nelle varie attività vogliamo ottenere: viaggiare su ali fatti di musica per arrivare a toccare il cielo.
Ti Porto via con me - Jovanotti
Gigio
5 giugno 2013
Guardare con gli occhi di un bambino
Animali immaginari |
Scopriamo così che anche la nostra piccola amica ha un amichetta immaginaria chiediamo a entrambe le bimbe se vogliono ascoltare una favola ed entrambe entusiaste accettano. E’ stata la prima volta per me: la prima volta che ho raccontato una favola ad un’amichetta invisibile. A fine favola la bimba, quella vera, ha voluto alzarsi dal letto e guardare fuori dalla porta tutti nostri animaletti immaginari: è stato magico quando aprendo la porta ha sgranato gli occhi come se il corridoio del reparto fosse veramente popolato da tantissimi animali. Ha deciso poi che voleva fare una passeggiata tra tutta quella fauna invisibile dicendo di non preoccuparci che ci faceva strada lei… e quando le ho detto che aveva calpestato la coda della mucca lei si è anche girata e le ha chiesto scusa...
A volte è così e capita spesso che siano i bimbi a sorprenderci e stupirci perché nonostante il luogo in cui si trovano la loro fantasia è una fonte inesauribile di ricchezza ed è così che anche il corridoio di un ospedale può trasformarsi in una grande arca di Noè carica di animali!
Metto nel mio bagaglio di volontaria questa stanzetta e quegli occhi sgranati dallo stupore che sono riusciti a vedere oltre e a regalarmi una grande emozione.
Vera
2 giugno 2013
Busalla - Torneo Mondini
Busalla,
Domenica 26-05-2013
La mascotte del torneo |
Eh si... Lo devo ammettere: in questo caso non l'avrei creduto, ma come al solito in questo senso la band mi smentisce... :-)
Aggiungo anche una piacevolissima compagnia, che non guasta mai ed ecco che l'evento è già un gran successo! :-)
Ho scoperto li il progetto (che non conoscevo) per cui stiamo raccogliendo fondi al torneo: le parrucche e in generale l'ausilio alle famiglie dei bambini oncologici. Per chi come me prima dell'evento non lo conoscesse ancora, vi invito a leggere "Un sorriso per capello" dal nostro sito. Già solo questo ha reso la giornata speciale.
Abbiamo allestito lo stand con la lotteria, depliant, magliette e con il pozzo degli orsetti che ha riscosso un grande successo tra i piccoli, ma anche tra i grandi soprattutto perché il suo ricavato andrà devoluto interamente al progetto sopra citato... Siccome immagino la curiosità di tutti su cosa sia effettivamente il pozzo cercherò di spiegarvelo in breve: si tratta di una lotteria un po' diversa... Una scatola travestita da pozzo al cui interno sono presenti dei regali che possono essere pescati solo dopo aver messo un soldino... Non lo avreste mai detto vero?!
Nei pre partite siamo stati presi d'assalto per palloncini e truccabimbi.ma dall'inizio delle partite la situazione si è molto "tranquillizzata".
Il gran finale è stato il giro d'onore del campo a fianco della mascotte tigro.
Valentina F.
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