immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora"
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora"
Amo questa canzone di Nicolò Fabi, la amo per come riesce a spiegare in
modo pazzescamente nitido quello che succede a me, ma penso a tutti, quando si
inizia qualcosa che racchiude in sé un immenso valore.
Qualcosa a cui si tiene e si
protegge, ancora prima di conoscerlo realmente fino in fondo, solo per le emozioni
e le sensazioni che suscita in te: ti fa scoprire una persona diversa,
migliore, ti fa scoprire di avere tanto da donare agli altri, ma soprattutto a
te stesso, ti fa scoprire che si sta bene mettendosi a nudo davanti a persone
che non conosci, ma a cui sei legato ancora prima di incontrarle da un filo
tanto invisibile quanto resistente: volerci essere. Questo e molto di più è per
me la Band.
Il primo incontro tutti insieme, il video di presentazione della Band, le
lacrime trattenute a stento, le prime testimonianze dei Grandi Orsi, - Devo ammetterlo, all’inizio incutevate un
pochino il classico timore da “veterani” - ma che subito siete diventati
compagni complici, il Brusco e i suoi primi discorsi in cui per me non è più
solo il papà di una mia cara amica, ma molto di più, gli incontri, i laboratori:
tutte esperienze prime e irripetibili, una partenza verso la vita.
Un cammino che culmina nel fatidico giorno: l’inserimento in reparto! Finalmente
tutto ciò che era teoria si trasforma in pratica. Non ci sono più scuse, sta
volta ci si butta, si parte per davvero… Si inizia qualcosa che ti sorprende e
non ti appartiene ancora del tutto…
La mia eccitazione da prima volta l’ho vissuta con Silvia, per caso,
conoscevo altri grandi orsi presenti quel giorno, ma lei no: il suo sorriso
appena arrivata nello studio del Brusco mi ha accolta come si accoglie un amico
sulla soglia di casa e ho deciso di seguire la mia sensazione, e così ci siamo
ritrovate a vagare insieme per i corridoi del Gaslini, che per me sono ancora
dei labirinti sconosciuti, e insieme abbiamo bussato alla prima porta, della
prima stanzetta, del primo bambino, del mio primo incontro, del mio primo
momento in reparto con la Band….
E ora sono pronta per costruire insieme tutto il resto…. Non vedo l’ora…
“… nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione “
Martina
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