25 novembre 2012

Il tempo in Band

Il tempo per la band
Uno dei concetti principe dell'era moderna è lo scorrere del tempo. Tutto è scandito meccanicamente dal DRIIIIIIIIIIN della sveglia mattutina che sancisce la fine del sonno, dal TIC TAC dell'orologio che conta inesorabilmente la giornata lavorativa, dai telegiornali che ti avvisano che è ora di pranzare o cenare.
Siamo ormai abituati a programmare il tempo libero per usufruirne a pieno e ricaricare le batterie: seguiamo dei corsi serali di 2 ore, oppure andiamo per 1 ora in piscina, andiamo in palestra... Insomma tutto è programmato in funzione del tempo.
Anche in band il tempo ha un ruolo rilevante, soprattutto quando si tratta di fare attività in reparto: certi orari devono essere rispettati; per cui non si fa animazione quando è ora di cena e si va via quando sono le 20.30 anche se si sarebbe disposti a rimanere un po' di più. Negli altri casi invece il tempo diventa un in più: l'evento esterno dura finché ci sono bambini nei paraggi, la tana rimane aperta fino a quando l'ultimo genitore se ne va, il week end non esiste se la tana rimane chiusa o se il reparto non viene visitato...
In Band nessuno è obbligato a fare nulla tanto meno a sacrificare il proprio tempo libero in un qualcosa di cui non è convinto, ma viene del tutto naturale farlo quando ci si diverte e quando si ricevono sorrisi di ringraziamento.
E' questo il nostro modo di misurare il tempo: non contano gli orologi, ma quanto entusiasmo e passione si trasmette e si riceve.
Gigio

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