
Alla mattina faccio fatica ad alzarmi, durante il giorno sono rinchiuso in ufficio a cercare di completare lavori complicati in poco tempo, a dover gestire gli imprevisti dell'ultimo minuto... Insomma sono stanco e le ore di sonno non sono mai sufficienti...
Per ritrovare il me stesso che mi aveva caratterizzato negli anni passati è necessario che torni dove è iniziato il mio cambiamento, dove ho iniziato a spiccare il volo... Forse è il luogo che meno ci si aspetta ma tutto è avvenuto all'interno delle mura del Gaslini. E' lì che la timidezza si è sciolta, è lì che ho abbandonato lo zaino col portatile, è lì che l'estrema precisione ha dato il giusto spazio alla fantasia e ai colori.
Un sorriso alla volta, poi una parola alla volta, poi un libro alla volta, poi una marionetta alla volta... I pensieri volavano via leggeri, le preoccupazioni si ridimensionavano ed i ringraziamenti aumentavano. All'inizio sono entrato per convincermi che anche io nel mio piccolo potessi fare qualcosa di utile agli altri, quasi per compiacermi, per dare un senso a giornate grigie e noiose, ma piano piano mi sono accorto che non era per quello che sono entrato in band, ma semplicemente perché il mio viaggio alla ricerca di un luogo dove potessi essere sempre a mio agio aveva trovato una meta, aveva preso forma e si era colorato in modo buffo e bizzarro...
Si proprio quella maglietta buffa e colorata con una scritta sulla schiena (www.gaslinibandband.it) e sopra un girasole... Si parlo proprio di quella maglietta che adesso è un po' sbiadita, scolorita, ma che nonostante tutto continua a mantenere il suo aspetto, che mi viene in soccorso in giornate in cui la stanchezza mi rattrista e che mi ricorda come anche una insicurezza possa portare a qualcosa di più grande.
E' con lei che ho deciso di proseguire la mia strada.
Gigio
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