E' domenica fa caldo e io sono al mare per il weekend ma decido di
tornare prima per andare a fare attività in ospedale: Milly all'ultimo è
rimasta da sola e io mi sento in colpa a stare sdraiata in spiaggia al
sole.
Sono tranquilla, sono in coppia con Milly: ci conosciamo ormai
da anni e so che con lei fila sempre tutto liscio è un vulcano di idee e
una particolare bravura con i bimbi piccini con cui io ho più
difficoltà.
Mentre ci prepariamo, tra una disinfettata di libro e
l'altra, facciamo due chiacchiere per instaurare un po' di quella
complicità che ci servirà in reparto.
Il reparto è pieno alcune
stanze sono da lasciare per ultime per chè bisogna bardarsi (cappa
guanti e mascherina). Fortunatamente in reparto c'è l'aria condizionata
altrimenti saremo come due gelati sciolti dal caldo.
Il pomeriggio
scorre tranquillamente tra una giocata di marionette, qualche favola,
tra un gioco e due chiacchiere con le mamme. Arriviamo all'ultima stanza
ci dobbiamo bardare e siamo un pò preoccupate perchè intercettando la
mamma in corridoio abbiamo capito che nella stanzetta parlavano inglese e
noi non siamo proprio delle madrelingua figurarsi poi con la mascherina
davanti alla bocca!!!
Entriamo e troviamo la bimba ricoverata con la
sua sorellina: sono sulla poltrona e ci guardano con i loro occhioni,
hanno più o meno hanno la stessa età circa 5-6 anni, parliamo un pò in
inglese e i genitori traducono probabilmente le bimbe parlano solo
arabo anche se qualche nome di animale in inglese lo dicono. Proponiamo
il libro nascondino dove bisogna cercare degli animali nascosti e non
c'è bisogno di tante parole e poi un'altro libro con le linguette da
tirare, facciamo un pò di show facendoci i dispetti a vicenda e le bimbe
ridono e stimolate dalle loro risate cerchiamo di inventarci nuovi
dispetti da farci a vicenda…arrivano pi le infermiere per la terapia
della bimba che deve mettersi a letto. Continuiamo ancora un poco con
le marionette facendo voli, strani versi e voli attraverso la cameretta,
la ranocchia si avvicina a baciare l'ifermiera mentre è intanta a
somministrare la terapia e anche l'infermiera collabora con noi
ringraziando la ranocchia del bel bacio, è ora di andare lasciamo in
dono il segnalibro dell'orso alle bimbe e le salutiamo.
Quest'ultima
stanza che ci spaventava è andata alla grande forse perché quando si è
con compagni di cui ci si fida e quando c'è affiatamento basta una
semplice occhiata per trovare la cosa giusta da fare anche quando si
parlano lingue diverse.
Vera
7 agosto 2013
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