24 giugno 2012

Viaggiare con la band

Teletrasportato nei ricordi
Ogni tanto mi appisolo durante il tragitto casa-lavoro, lavoro-casa... Non chiudo propriamente gli occhi come per dormire, ma inclino leggermente la testa da un lato e li socchiudo... Una volta la mente sarebbe andata alla ricerca di chissà quale nuova soluzione a quale strano problema matematico, ma da un po' di tempo a questa parte hanno trovato spazio altri pensieri... Più che pensieri direi ricordi!
Ricordi legati alla mia infanzia, ricordi a cosa effettivamente mi divertiva da bambino o a quali attenzioni trasformavano la tristezza in gioia. Questi ricordi affiorano quasi sempre dopo il lunedì trascorso in reparto stimolati da quei sorrisi mancati, da quella sensazione di non essere riuscito a restituire quella positività che ogni sguardo mi infonde appena anche solo un piede varca la soglia in modo intraprendente, incurante, ancora per il momento, di quale stato d'animo dominerà nei prossimi minuti...
A volte capita che non si riesca a far sorridere, perché non è proprio la giornata giusta, perché io stesso non sono riuscito a mettermi nei panni di chi in quel momento è in imbarazzo, in difficoltà per la timidezza, spaventato da persone estranee oppure semplicemente ha avuto una giornata pesante... ed allora il dubbio e l'insicurezza ti assalgono non tanto in quei momenti in cui comunque ti affidi ai tuoi compagni, ma quanto nei giorni successivi... Ma è proprio in quei giorni che i ricordi mi vengono in soccorso; cerco di trovare un dettaglio, una situazione, un particolare che rievochi proprio quella sensazione di positività che avevo allora e che cercherò di riproporre nei prossimi lunedì in un'altra stanzetta.
Quel dettaglio potrebbe essere uno sguardo stupito per il mio strano abbigliamento, oppure uno più adulto di un genitore che sa che la giornata è stata pesante e che ora è il momento di sorridere di fronte a questi colorati personaggi, oppure un peluche molto simile a quello che da piccolo mi proteggeva dal buio... Insomma qualcosa che possa collegare la mia esperienza passata con quella delle persone che ho di fronte.
Non sempre questo parallelismo è facile; a volte è praticamente impossibile... A non tutti piace il calcio, non tutti sognano di volare in elicottero oppure di avere un trenino giocattolo... Ed allora cosa dovrei fare? Arrendermi alle prime difficoltà? Assolutamente no e non lo devo pensare nemmeno per sogno!
Vorrà dire che ho ancora un'altra settimana di viaggio in cui dovrò appisolarmi più a lungo per scavare più a fondo nei miei ricordi alla ricerca di qualcosa di positivo, per rievocare esperienze passate ma comunque divertenti, sfogliare foto in cui sono immortalati miei sorrisi, ricordare quale oggetto mi avrebbe aiutato... In fondo non ho nulla da perdere: ho solo da guadagnare ricordi, che, per la frenesia delle giornate, per il lavoro o per situazioni personali non brillanti, sono stati sommersi da pensieri più recenti e attendono solo che io li ripeschi e al momento opportuno li riviva con lo stesso entusiasmo del passato.
Gigio

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