Nocchia, la ranocchia |
Ho aspettato con trepida attesa quel momento, quasi fosse un punto d'arrivo e d'inizio al contempo. Non sapevo né cosa avrei fatto né cosa avrei detto, riuscivo solo ad immaginare.
È tutto sembrato più semplice quando ho conquistato il primo sorriso, quando ho capito che la mia ranocchia di nome Nocchia era simpatica agli occhi di una spettatrice speciale; tutto si è riempito di significato quando le risate di una signorina in rosa rimbombavano nella stanza e nelle mie orecchie, fragorose, rumorose e di cuore. Ho pattinato sul ghiaccio, ho scoperto che il mio compagno di avventura riusciva a diventare invisibile; ho mangiato un pezzo di luna che sapeva di pomodoro, mi sono fidanzata con quattro o cinque mostri diversi e ho raccontato di un animale così bello e così mostruoso!
Sono diventata una principessa, perché le principesse indossano le scarpe verdi!
Un pezzetto di me è rimasto là, insieme a chi ha reso questa giornata speciale; tutto assume un significato differente, tutto sembra fermarsi e ripartire in un modo nuovo, sconosciuto, inesplorato e denso di significato.
Grazie Band.
Ancora una volta, grazie.
Elisa P.
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