Ho deciso di
condividere questa serata perché è stata una delle volte più belle
se non la più bella stanzetta che io abbia fatto finora …
Era un caldo lunedì
di agosto, in Reumatologia con Luca e avevamo già fatto qualche
stanzetta difficile ma questa è stata impagabile…
“Ci sono degli
antefatti. Quando eravamo nella seconda stanza, arrivano due bambine
e ci chiedono se faremo il giro delle stanze o se andiamo in sala
giochi. Si vede che sono impazienti. Diciamo che faremo il giro. Dopo
un po’ viene il papà con la bambina e ci chiede conferma del
fatto che visiteremo tutte le stanzette.
Mentre siamo in corridoio
a intrattenere un neonato, le due arrivano vestite con cappa, guanti
e mascherine e prima cercano di spaventarci, poi con la carrozzina
vanno a sbattere contro Erica.
Quando usciamo dalla
settima stanzetta loro sono già lì ad aspettarci.
In quel momento
esatto arriva la bambina della stanzetta degli origami. Ha completato
il gioco di Erica e vuole leggerci il futuro. Dopo che Luca ha
difficoltà a scegliere un numero e si incasina con le somme, dalla
contemplazione dell’origami emergono
verità sconcertanti: Luca farà il pompiere, come una delle bambine.
Erica la guardia forestale e l’altra
bambina la designer.
Questo ci dà spunto
per il gioco. Luca è esaltato dall’idea
di fare il pompiere e vuole subito fondare una sua caserma.
Nel frattempo ci
spostiamo nella stanza delle bambine dove c’è
anche una ragazzina che disegna. Dopo poco si fa coinvolgere e ci
confessa di essere una nuotatrice e di vivere nell’acqua.
Luca è infuriato con i genitori che non le han comprato manco un
letto e la invita ad unirsi alla sua squadra di pompieri. I pompieri
POMPIERE (pompiere è il cognome).
Non si fa in tempo a
entrare in caserma che c’è subito una
chiamata al cellulare. Luca risponde e dall’altra
parte c’è la guardia forestale Erica
alle prese con un brutto incendio. Luca si dimentica di chiederle
dov’è l’incendio
per 5 chiamate di fila. Poi finalmente interviene con i suoi
aiutanti. Ci si cala dal tubo, si mangia una pizza e si calcolano le
tariffe d’intervento.
La designer mostra i
portentosi mezzi di locomozione della famiglia POMPIERE: l’autobotte
coi cuoricini rossi, l’elicottero
mimetizzato con l’erba, e il Canadair di
hello kitty. Erica richiama disperata e i pompieri decidono di
intervenire gratuitamente con il Canadair. Luca sputa sull’incendio
e…il papà che passava di lì inizia a schizzarci e bagnarci con
l’acqua del rubinetto (è stato un
momento fantastico!!)
Non facciamo in
tempo a tornare che la bambina designer richiama la caserma per un
secondo incendio nei pressi del precedente. Luca ipotizza che ci sia
un piromane in libertà e poi si va a mangiare la pizza. Erica prende
il comando ma poi si addormenta.
Il panico è
palpabile, l’incendio divampa e viene
catturata una mamma che è chiaramente il piromane. Alla fine l’altra
bambina pompiere carica l’autobotte e
saliamo tutti sopra. La ragazza nuotatrice guida in modo spericolato,
facciamo freni a mano, ci cappottiamo, facciamo 360° 180° curve al
limite. Alla fine arriviamo sul luogo dell’incendio.
Luca scende ma Erica apre l’acqua e la
pressione fa volare Luca per tutta la stanza attaccato al tubo. Dopo
molte volte di questa pantomima finalmente Erica prende in mano la
situazione e spegne l’incendio. Una
faticaccia.
Nel frattempo Luca
torna in caserma e si arrampica sul palo seguito dalle ragazze ed è
uno shock scoprire che c’erano le scale
mobili.
A questo punto c’è
un’altra chiamata ma Luca ha fame e si fa
un gelato. E anche gli altri pompieri sono d’accordo.
D’altronde la famiglia Pompiere ha deciso
in modo autonomo di fare i pompieri. Il gelato al cioccolato è
presto pronto. Dopo averci messo soia latte ghiaccio e cioccolato, lo
lasciamo nel freezer. Ognuno ha la sua porzione pure una bimba che
era appena entrata. Erica rimane senza palline e Luca generosamente
le sputa le sue in mano. Alla fine Luca lascia le chiavi della
caserma alle bambine e lui ed Erica partono per altre avventure.”
Rileggendo il
resoconto che avevamo fatto, mi rendo conto che alcuni dettagli me li
ero dimenticati (ma non l’acqua, che è stata veramente
inaspettata!!) ed è stato davvero strano…ma al tempo stesso
l’emozione che ho provato quella sera, le risate, l’essermi
divertita come una bambina anche io, come se fossi stata animata pure
io…beh tutto questo non traspare da queste righe…forse è
qualcosa che non si riesce a scrivere…ma rileggerlo me lo fa
senz’altro ricordare!!
Erica R.
Erica R.
1 commento:
Leggere è stata un'avventura!
Grazie Erica per questo bel racconto :)
Eli P.
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