Ecco dove è iniziato tutto |
E' un ambiente in cui ho scoperto cosa voglia dire fare gruppo sempre e comunque: non importa se non ce la faccio perché ho avuto una giornataccia a lavoro, ma un ultimo sforzo lo posso ancora fare per andare a vedere i miei compagni, perché sono certo che loro hanno piacere nel vedermi e che non me ne pentirò.
E' diventata una seconda famiglia con cui trascorrere il mio tempo libero e non importa se in reparto, se in tana o ad un evento esterno, nè tantomeno se avrò a che fare con persone che non ho avuto il piacere di conoscere, ma sono certo di potermi fidare, perché siamo parte della stessa famiglia e abbiamo tutti lo stesso obiettivo. Una famiglia in cui ho capito meglio cosa voglia dire essere delicati e il rispetto dei propri e degli altrui spazi.
Ma la band non si è limitata solo a concetti teorici: mi ha anche insegnato a fare degli animaletti con i palloncini; mi ha fatto conoscere il fascino e il piacere dell'arte degli origami. Mi ha fatto riapprezzare i libri con le figure, perché aiutano ad immaginare... e soprattutto quanto siano belli i libri per bambini; all'apparenza banali, ma che nel momento in cui te li raccontano ti attraggono e ti rapiscono.
Ed ora a distanza di un annetto che posso dire?! GRAZIE A TUTTE QUELLE PERSONE DELLA BAND che hanno creduto ad un ragazzo spaventato dall'ambiente ospedaliero e un po' spaesato perché si stava avvicinando ad un mondo molto distante da lui, fatto non di numeri, calcoli, decisioni da programmare, ma di tanti sogni uniti alla sana razionalità.
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