19 settembre 2008

18 settembre 2008 - La presentazione della Band

Jimi Hendrix aveva rivoluzionato la musica americana, la musica di tutto il mondo.
Eulero, famoso matematico, amava dare nomi e definizioni. Amava dare un nome a concetti astratti, quasi a renderli reali. Cambiò la matematica.
Hendrix ed Eulero, due geni legati dal giorno della loro morte.
Il 18 Settembre.
Ieri, 18 settembre 2008 per l'appunto, la Band ha cercato di definirsi, di dare un nome alla propria esistenza. Ma è difficile dare un nome ad una rivoluzione. La speranza è che nell'incontro con gli aspiranti volontari, avvenuto ieri sera, sia traspirato questo senso di cambiamento. L'accoglienza è un fattore culturale spesso trascurato e la band ha deciso di farne il suo fine. Rivoluzione allo stato puro. Come la chitarra bruciata di Hendrix o come le definizioni matematiche di Eulero.

E allora diamo il benvenuto a chi, speriamo, ci possa fare compagnia nei prossimi anni della band!!!Ecco il filmato fatto alla fine dell'incontro con i futuri bandisti che salutano...;-)



Ieri sera erano quasi in cinquanta gli aspiranti volontari che si sono presentati nell'aula magna del Gaslini per conoscerci meglio...chissà cosa hanno pensato della Band!
All'inizio un po' di confusione, con bandisti che si muovevano freneticamente in aula, o altri a "litigare" con il computer che non ne voleva sapere di proiettare alcuni filmati. Insomma dopo un po' di contrattempi la serata è partita. E' difficile giudicare il primo impatto con così tante persone che non si conoscono. E quindi sarebbe bello sentire chi era dall'altra parte e ci ha guardato. Chissà cosa ha visto.

14 commenti:

Max ha detto...

... ho visto una famiglia che apre la propria casa nel piu` garbato dei modi ... non un attimo di imbarazzo,di freddezza,di formalita`... ho visto passione, cuore,entusiasmo,tenerezza,umilta` ... ed anche professionalita`, progetti, qualita`, cultura, struttura ... vi immaginavo cosi` ... speciali ... spero tanto di poter essere dei vostri anche se uno si sente un po' inadeguato ... ma son sicuro che con l'Amore disinteressato ed il vostro aiuto tutto sia possibile ...
Un abbraccio a tutti e... grazie.
Max.

Anonimo ha detto...

Ho visto un gruppo molto unito, ho sentito un grande calore trasmesso dalla vostra allegria, dalle esperienze che ci avete raccontato...ho visto tanti volti sconosciuti che mi hanno fatto sentire a mio agio. Sarebbe davvero una grande esperienza, far parte di questo magnifico staff =)
Grazie per l'accoglienza!
Alla prossima!
Monica

Anonimo ha detto...

Ho sentito un grande entusiamsmo, grande passione, volontà, emozioni. Anche se in mezzo a faccie non conosiute, mi sono sentita a casa, nonostante la band sia "ospite"...
un gruppo di persone ricche di idee e volontà di trasemttere i propro pensieri e le proprie intenzioni utilizzando tutti i mezzi, leciti e meno!!
Sarebbe un esperieza indescrivibile per me entrare a far parte di questo piccolo mondo dove si puo fare cio che si vuole e non cio che si deve come nel mondo di tutti i giorni ... pieno di obblighi e doveri... nel mondo della band tutto è dettato dalla propria volontà condivisa con quelle del gruppo!!
Grazie !

verina ha detto...

Tanti volti, tanti sguardi e dietro quelli tante storie e tante vite e ognuna con un cammino diverso...cammini di vite che hanno portato ad essere lì ieri sera....quasi sei anni fa io ero lì seduta dierto i banchi dove ieri c'erano tutti questi volti nuovi, forse erano le stesse le paure, i dubbi e le incertezze ma anche l'entusiasmo, la curiosità e la voglia di essere parte di quello che si mostrava ai miei occhi.
E' passato tanto tempo e sono cambiate tantissime cosa la band e io, siamo cresciute e l'anno prossimo sarà ancora diverso perchè siamo in continua evoluzione.
Mi piace pensare che quello che è oggi la band è anche un pò merito mio (come del resto lo è per ogni volontario che è passato qui) e io sono quella che sono per questa fantastica esperienza, per tutto quello che ho incontrato e vissuto, per i bimbi che mi hanno sorriso e per quelli che mi hanno tenuto il broncio, per i volontari che hanno attraversato come me il regno fatato delle favole e che sono diventati cavalieri, fatine, spose buffe, strani mostri per sconfiggere la noia e la tristezza dell'ospedale.
Ieri sera ho guardato tutti i volti cercando di vederli principesse, maghi, porcellini o draghetti.......difficile capire con uno sguardo l'immensità della persona che c'è dietro e ora ritorno con il pensiero a ieri sera e rimango in attesa del prossimo incontro, con la voglia di conoscerli, per la curiosità di come diventerà la band assieme a loro, assieme a voi!
E' bello leggere le vostre emozioni e sapere che il nostro imbarazzo, la nostra allegria e la nostra passione vi hanno accolto e travolto...ieri sera siete diventati già un pò band e la band è già cresciuta un pò di più :)
Abbracciorsi a tutti!!!!

Anonimo ha detto...

è molto bello far parte di un gruppo che ha la possibilità di pensare, valutare, realizzare strategie atte a contrastare l'indifferenza e la superficialità;
i vecchi della band hanno testimoniato l'importanza della dedizione ed attendono dai nuovi volontari nuove energie e nuove idee: "buona strada" a tutti ed un abbraccio da tobia

Anonimo ha detto...

Ho visto un gruppo di persone allo stesso tempo semplici e straordinarie, e ho provato il desiderio di farne parte ma anche il timore di non esserne all'altezza..
Ho percepito l'immenso impegno e sacrificio che c'è dietro quell'apparente leggerezza e spensieratezza, e ho capito che è possibile combattere la paura e la sofferenza armati anche solo di un sorriso, se ci si crede veramente..
Grazie
Lidia

Anonimo ha detto...

Un grosso grazie a chi mi ha fatto conoscere la gaslini band band, a chi mi ha permesso ieri sera di entrare in questa isolachenonce dove tutti sono dei peter pan che, pur non volendo crescere, aiutano i bambini come loro a bypassare un brutto momento del loro percorso, spesso doloroso, con un sorriso.
Spero di essere in grado, un giorno, di fare parte della vostra squadra, in qualsiasi modo, anche il piu umile; per donare un sorriso che mi sarà reso all'ennesima potenza..
Rossella

Anonimo ha detto...

una serata diversa e speciale, un po' strana x me che faccio parte della band da solo un anno... negli aspiranti piccoli orsi ho ritrovato le incertezze ed i timori che avevo provato anche io, ma anche la voglia di sognare e di far parte di qualcosa di magico ed è stato davvero emozionante... ho cercato di scrutare negli occhi ognuno, immaginandomelo, come Vera, drago, fatina, mago, titti, silvestro, in una parola orso... ma come capire cosa si cela dietro ogni coppia di occhi?! sono contentissima di vedere che siamo stati in grado di trasmettere il nostro entusiasmo e la nostra voglia di crescere, di confrontarci, di migliorare e di ampliarci... questa era la cosa più importante :-) ora vi aspetto a piccoli gruppi per poterci conoscere meglio.

verina ha detto...

TANTI AUGURI SER MATH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

AleSomma ha detto...

“Ti Amo” ….. due parole che hanno una definizione, un’importanza, un significato, ed un valore diverso per ciascuno di noi. Ma che per Tutti noi hanno lo stesso scopo: il riempire per un “attimo” della giornata il cuore della persona amata. Potremmo dire tante parole bellissime e stupende alla persona amata, ma alla fine col cuore che batte a mille diciamo un solo e semplice TI AMO. Perché sappiamo, dentro di noi, che più delle parole contano i fatti, i semplici gesti quotidiani che ogni giorno regaliamo a chi amiamo e chi ci ama veramente. Potrei scrivere cose bellissime, su di Voi e sulle ore “volate” (purtroppo) di ieri sera, ma sono sicuro che solo con i fatti potrò dimostrarvi quanto mi avete dato ed insegnato in poco meno di 120 minuti…. GRAZIE, Alessio.

Anonimo ha detto...

... ho visto la passione e l'amore... l'entusiasmo e la gioia... Ho visto ciò k 1giorno vorrei poter trasmettere anch'io... Sono rimasta colpita dal vostro essere così speciali... Siete magnifici... Mi sn sentita a mio agio anche in mezzo a così tanti sconosciuti... un abbraccio a tutti...
Selene

Anonimo ha detto...

Mi sono emozionato. Ragazzi......sono stato per quasi due ore con il magone che andava e veniva e sapete perchè? Perchè la quantità e qualità di amore che sentivo in quell'ambiente,nei vostri cuori,nelle vostre parole e nell'aria circostante era talmente grande da non riuscire ad essere contenuta dal mio corpo emotivo. E così,ogni tanto qualche lacrima provava a scendere sulle mie guance ma siccome fin da piccolo ricevi sempre il messaggio"non piangere" mi sono tenuto tutto...pazienza,credo proprio che se inizierò a fare quello che fate voi le occasioni di piangere procurate dalla gioia dalla valanghe d'amore e magari anche da qualcos'altro non mancheranno e allora mi rifarò a dovere.

Grazie Paolo Mannucci

Anonimo ha detto...

L'atmosfera che aleggiava
nell'aula era quella di un insieme di persone che nascondono dietro al
divertimento e ai sorrisi tutta la fatica e l'impegno che ci deve
volere per occuparsi di bimbi che soffrono. E ogni parola che sentivo
pronunciare mi faceva pensare che avevo fatto proprio bene a
partecipare, perchè vorrei che anche uno dei miei sorrisi possa prima o poi arrivare a qualcuno di quei bimbi. Spero tanto di poter entrare a far parte della band, ma quello che mi ha consolato alla fine di quella serata è stata la consapevolezza che se anche ciò non dovesse accadere, io saprei comunque che nonostante tutto esistono persone così, come i
vostri volontari, pronte a donare tempo (e si dona tempo solo a ciò che
si ama!) a chi è meno fortunato di noi ( o dei bambini che noi siamo
stati) :)
Roberta

Anonimo ha detto...

La Band è ancora più organizzata di come la pensassi e questo è un bene per dare continuità al progetto.
L’ Unica pecca, non grave, è che non si sentiva tanto bene .....
Il 2 ottobre ho il colloquio e poi speriamo di continuare bene il percorso.
Nonostante la vostra allegria si percepisce l'impegno da sostenere ed è bene che sia prospettato in modo chiaro e serio infatti la sofferenza va‚ comunque‚ attraversata e con la giusta formazione ci si può mettere in gioco con una
certa tranquillità , che non servirà a non provare dolore ma per lo meno, nella condivisione, servirà ad affrontare il tutto con maggiore
energia.