Questo modo di essere gruppo è travolgente: anche la persona più riservata e timida si lascia andare. Forse dipende dalla predisposizione all'ascolto di tutti i volontari, forse dal sorriso che contraddistingue ogni orso, forse dalla leggerezza nel travestirsi e lasciarsi andare con gli altri, forse dalla delicatezza con cui si affrontano certi temi oppure più semplicemente dall'idea positiva che le persone si sono fatte di noi!
Sta di fatto che un venerdì prima di andare in assemblea ho potuto assistere ad una scena molto genuina che mi ha fatto riflettere sul concetto di amicizia. In tana erano presenti tre volontarie che la frequentano molto spesso e si muovono con gran disinvoltura in quell'ambiente. Un'oretta prima della chiusura arriva una signora con un piccoletto e i volontari la accolgono con calorose e affettuose parole. Avevo capito che non era una persona a loro indifferente, ma non immaginavo che fosse nata tra loro una bella complicità che si instaura tra amici di vecchia data.

In quel momento ho avuto la conferma di cosa effettivamente sia diventata la tana dell'orso. Che non fosse semplicemente un luogo dove si sbrigano le faccende domestiche l'avevo capito, ma non avevo immaginato che potesse divenire anche un luogo dove si possa mangiare una pizza insieme ai genitori proprio come in un gruppo di amici.
Gigio
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