Quando la band vola... |
E' domenica ed è appena passato il sabato sera... Si un sabato proprio come quello descritto nel famoso film "La febbre del sabato sera" e ho i ritmi un po' sballati. Ogni tanto sbadiglio, ogni tanto mi sdraio sul letto e mi faccio la penichella e ogni tanto penso a quello che mi aspetta nella prossima settimana.
E' dopo serate come quelle appena passate che tiro un po' le somme su quello che mi piace fare. Non è per il rimpianto di aver perso del tempo o perché voglio a tutti i costi cambiare rotta o meno, ma per capire semmai dove sono adesso. Forse può sembrare una crisi di identità, ma per come la vedo io non lo è proprio. L'unica riflessione sensata che mi viene in mente è che ad un certo si è sbloccato qualcosa e nuove strade si sono aperte davanti a me.
E' strano pensare che mi ritrovi a parlare su di una spiaggia con amici nuovi fino alle 3 del mattino senza sentire la stanchezza nonostante avessi lavorato tutto il giorno. E' strano vedere come le persone a cui mi lego di più sono persone che ho conosciuto attraverso il volontariato alla band degli orsi. Queste persone hanno molti punti in comune con me nonostante veniamo da percorsi diversi.
E' molto bello vedere che queste persone sono così "particolari" che riescono a mettere a proprio agio anche persone che hanno conosciuto da pochissimo e che di natura non parlano molto.
La band ha in sè questo "potere" di formare intorno un bel gruppo di persone e tirare da loro il meglio che hanno a disposizione. Sono proprio contento di aver deciso di entrare in band e di aver affrontato l'insensato timore di non saper reagire al dolore che si può provare in ospedale, perché adesso non avrei mai avuto l'occasione di conoscere tutte le belle persone che nei momenti di difficoltà sono sempre intorno a me.
Gigio