19 gennaio 2010
Un'altra prima volta
La divisione nei vari giorni, pensare dove ogni singola personalità potrà sentirsi a proprio agio, assegnarli a un grppo, affidarli ad altri ed accompagnarli nelle loro emozioni...aprire le finestre per permettere il volo. Preparare la foto, da appuntare sulla maglietta, il loro nome scritto accanto al sogno: Gaslini BandBand.
E così si riparte un'altra prima volta: cappelli a trasformare in altro e marionette a coprire mani un pò impacciate, la prima porta da oltrepassare, il primo finestrino da cui sbirciare, i primi occhi che ti guardano come a domandare e tu chi sei?...il primo sorriso conquistato... quel sorriso che rimarrà lì nel cuore giorni e giorni o settimane o forse più.
Mesi di preparazione per indovinare un nome, per fare la scimmmia, per entrare in una vita con un papero in mano o un topo per amico, per indossare una maglia colorata e portare con orgoglio sul petto quell'appartenenza. Fare il primo passo che ti permette essere in quella stanza con il cuore in gola, con la paura che ti fa pensare ora torno indietro...e poi la naturalezza come se quei gesti ti fossero sempre appartenuti come se questo gioco fosse un rituale ben conosciuto. La vera difficoltà: lasciarsi tutto alle spalle uscire tornando alla vita seminando dentro di se parole buffe, gesti spontanei e piccoli occhi da sogno che i bimbi ti hanno regalato. Riniziare domani un'altra giornata con la mente ferma su quella sera, in quel luogo e con la voglia che galoppa il tempo, tempo che ora ti separa dal prossimo ritorno a quella magia.
Vera
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